martedì 29 aprile 2008

Pappardelle con vellutata

Avevo forse detto di aver finito le ricette invernali arretrate? Beh...ehm....mi sbagliavo! Ne ho ancora...! E se il risotto della scorsa settimana tutto sommato poteva ancora andare, direi che una vellutata di patate e porri è davvero troppo invernale ormai! Ma...questa foto mi piaceva troppo e poi si potrebbe ripensare la ricetta in una versione più...estiva! Che ne direste, ad esempio, di una bella crema fredda di pomodori? Io ce la vedrei bene...
E poi, ormai lo sapete, è proprio un periodo nero per la mia cucina, non ho tempo e nemmeno energie da dedicarle...vivo di espedienti o lascio che cucini mio marito, quindi non ho nessuna ricetta nuova da proporvi. Se a questo aggiungete che, quando ho tentato di preparare qualcosa di nuovo, magari veloce, proprio perchè morivo dalla voglia di mettermi a cucinare ed di provare qualcuna delle tonnellate di ricette che ho segnato nella mia "to do list", sono riuscite delle ciofeche incredibili...beh, non vi resta che compatirmi e tollerare ancora per qualche settimana questa specie di appendice culinaria invernale. :-(

pappardelle_su_vellutata

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martedì 22 aprile 2008

Prima che sia troppo tardi...

Vi avevo avvertito di avere ancora qualche ricetta piuttosto invernale da postare...ebbene, questa dovrebbe essere l'ultima. E con un po' di buona volontà dovreste riuscire ancora a trovare del radicchio decente, se per caso vi andasse di riprodurla.
Che poi non è che sia chissà che invenzione, anzi è proprio un classico, che più classico non si può, e per la verità non ho segnato esattamente le dosi....ma insomma, per ora vivo di post prefabbricati e salvati nel mio archivio (che sono tutto ciò che mi posso permettere di pubblicare in questo momento, causa mancanza di tempo), cui aggiungo qualche frasetta introduttiva giusto per non mettervi solo la ricetta nuda e cruda, quindi.....beccatevi 'sto risotto al radicchio e provola affumicata!

risotto_radicchio

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domenica 20 aprile 2008

L'apparenza inganna. Ovvero, i croissant briochosi!

briochine
Non so se queste saranno per me le briochine definitive (mi sono appena iscritta al forum di Cookaround e ho visto che ci sono un sacco di ricette che intendo provare, e ho comprato tipo 5 kg di farina 0 in offerta...) ma...di sicuro queste sono le migliori brioches che abbia mai fatto!
Vi ricordate quando ho pubblicato i Pain au chocolat (il cui nome, peraltro, da perfetta ignorante in materia di lingua francese ho scritto nel modo sbagliato...)? Bene, in quel post vi dicevo di quanto disperatamente avessi cercato la ricetta delle vere brioches siciliane, quelle che qui si trovano in qualsiasi bar e panificio e che, nella mia personale hit parade alimentare, si collocano tra i cibi che amo di più in assoluto e che desidero riprodurre a casa. Ebbene, in quell'occasione ho ricevuto diverse ricette (da Enza, da Mike, se non ricordo male e poi qualcuno mi ha segnalato quelle di Anice e Cannella), e ne ho provate 3 o 4...ma nessuna mi è riuscita bene (Enza, ho capito dove ho sbagliato nel fare le tue...il latte era troppo caldo e ha "ucciso" il lievito...che errore da principiante!!!) e soprattutto, quando mi sembravano venute mediamente bene (non dico buone ma passabili), al mattino le trovavo semi-pietrificate.
Capirete bene che mi ero scoraggiata parecchio, ma poi ho deciso di ri-provare (la prima volta non mi erano venute granchè bene...) la ricetta suggeritami da Nightfairy, che è delle sorelle Simili (la trovate sul suo blog qui). Ho fatto alcune modifiche in base alle esperienze che avevo già fatto e....MAGIA! Sono le migliori brioches che abbia mai fatto, non ho avuto il coraggio di farle "a pallina" per paura che non lievitassero bene ma anche se hanno la forma di croissant vi giuro che sono morbidissime e briochose, la mattina dopo sono ancora stupende e vi viene voglia di mangiarne una tonnellata!
Forse non sono proprio uguali a quelle che mangiamo in Sicilia, ma sono buonissime, soffici, leggere, prive di crosticina dura, profumate e povere di grassi (il che non guasta!). Oggi le ho rifatte per la seconda volta e una parte le ho surgelate dopo aver fatto le forme, poi vi dirò se verranno buone ugualmente (il mio obiettivo è di avere una scorta di brioches sempre pronta).

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Ancora un premio per me!

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mercoledì 16 aprile 2008

Flan di broccoletti

Uff, uff...sono sempre di corsa, adesso dovrei decidere a chi assegnare il premio che ho ricevuto da Enza, ma non ho avuto tempo di pensarci. Però mi sono accorta di avere ancora un paio di ricette arretrate da pubblicare, che prevedono ingredienti un tantino invernali, perciò ho deciso di sbrigarmi a postarle, altrimenti tanto vale che aspetti il ritorno del freddo!! La prima è questa, con i broccoletti (i locali sparacelli).

Questi flan li faccio praticamente con tutte le verdure "verdi"...spinaci, zucchine, biete, asparagi e carciofi...insomma un po' con tutto, ma non avevo mai pensato di farli con i broccoletti finché non ho visto degli sformatini di broccoletti sul Dizionario enciclopedico della Cucina Italiana. La ricetta proposta sul dizionario era più simile ad un soufflè salato, preparato partendo da una besciamella densa; la mia, invece, prevede l'uso delle uova, ma il risultato è ugualmente morbido e vellutato ed in più ha il vantaggio di essere una preparazione assolutamente gluten free (se per servirli li accompagnate con della passata di pomodoro invece che con la besciamella), il che può tornare utile!

flan_di_broccoletti

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sabato 12 aprile 2008

Sarde a beccafico

Queste sarde le ho preparate pensando a Comida. Lei, infatti, le ha postate qualche tempo fa (ecco, io ho scoperto di non sapere navigare negli archivi, apro il mese che mi interessa e scorro le ricette ma poi se voglio cliccare su una in modo da copiare l'indirizzo, non c'è nessun link! umm...non so se avete capito questo sfogo delirante...comunque...ma perchè in alcuni blog manca in fondo il link "post più vecchi" o cose simili???con quello è tutto più facile,vai inditero finché non trovi ciò che ti serve!) e quando io, commentando, le ho detto che utilizzavo una ricetta parzialmente diversa, lei mi ha chiesto di pubblicarla così avremmo potuto confrontare le nostre due versioni. Per la storia di questo piatto vi rimando al suo post (che vergogna eh? io siciliana doc lascio il compito di raccontare le sarde a beccafico ad una....trentina se non ricordo male piemontese (!!), che vive a Boston!!) e chiedo a voi e a lei di perdonare l'imprecisione delle dosi, ma purtroppo è una ricetta che preparo sempre ad occhio, senza mai pesare gli ingredienti!
In questo caso, io le ho utilizzate come secondo piatto, accompagnate da un'insalata, ma sono anche un eccellente antipasto, in quantità ridotta ovviamente. Si possono cuocere su spiedi di legno, ovvero disporle in una pirofila che le contenga di misura, separandole con foglie di alloro fresco e spicchi di limone pelati a vivo.

Aggiornamento: grazie alla segnalazione di Aiuolik ho potuto inserire il link alla versione di Comida delle sarde a beccafico, così potrete trovarle con facilità. Grazie ancora Aiuolik!

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giovedì 10 aprile 2008

Sono una foca.....maleducata? No, solo impegnatissima!


Eh già...ho ricevuto anche io un foca-premio, anzi addirittura tre, da parte di Teresa, di Lenny e di Cocò. Ripensandoci forse sono persino quattro, dato che la geniale Salsadisapa ha incluso anche me nel suo fantastico viaggio (che vi consiglio di andare a leggere...è troppo divertente!).
Sono stata felice ed emozionata per ciascuna delle motivazioni che hanno accompagnato i premi: Teresa ha lodato la mia energia e le mie foto (oltre a menzionare una certa crostata che dice di sognare la notte... :-P), Lenny che sono frizzante e briosa come una giornata di primavera ed infine Cocò mi ha definita "foca rivelazione".
Dicevo che mi sono sentita onorata da questi premi (specie da quello di Cocò...non me ne vogliano le altre ma per me è un particolare successo essere riuscita a farmi apprezzare da lei, che reputo un'esperta gastronoma oltre che un'ottima cuoca, che dedica una grande attenzione all'utilizzo dei prodotti tipici più preziosi e meno conosciuti di tutta la penisola, permettendoci di scoprirli ed invogliandoci ad assaggiarli) ma poi, a causa di un periodo lavorativo particolarmente frenetico, non ho avuto tempo di dedicare un post all'evento e di fare le mie "nomination".
Per scrivere queste poche righe ho dovuto chiudere per dieci minuti i fascicoli accumulati sul mio tavolo, ma già i sensi di colpa mi rodono e le scadenze incombono, perciò vi rimando velocemente alle regole del premio (e ai link dei simpatici ideatori Nando, Mauro e Michele) e passo ad assegnare i premi.
Poichè non ci sono regole sul numero dei premiati, e dato che virtualmente vorrei premiare tutti i blog che amo, come ha fatto Salsadisapa, ma non voglio copiarle l'idea (oltre a non disporre del tempo necessario per inserire tutti i vostri nomi!!!) , ho deciso di assegnare un singolo premio ad un blog che non parla di cucina e cibo ma....di una mamma molto speciale, anzi di una super-mamma! Mi riferisco ad Elastigirl, del blog Nonsolomamma, che leggo sempre e mi fa letteralmente sbellicare dalle risate. Di se stessa scrive: "sono elastigirl ma per vivere faccio la giornalista. Ho due hobbit, di sesso maschile, uno grande di quattro anni e mezzo e uno piccolo di 21 mesi, e un marito part-time perché buona parte del suo tempo sta a londra dove lavora (e dove probabilmente ha una vita parallela con un'altra moglie e altri figli...).
Viviamo a wisteria lane che poi è il posto dove abitano le casalinghe disperate, dove si incontrano l'idraulico figo, la vicina sciantosa e stronza, il padre psicopatico, il figlio disturbato, l'adolescente inquieta e via così".
Quando leggo delle sue mille peripezie di mamma in carriera (che lei dipinge con meravigliosa ironia) dico sempre che vorrei diventare come lei! Sono certa che molte di voi (mi vengono in mente così su due piedi Enza e Adrenalina!) si riconosceranno nei suoi racconti...leggetela, ne vale davvero la pena. Non potrà non strapparvi un sorriso...

domenica 6 aprile 2008

Pere e cioccolato: variazioni sul tema

Lo so, ancora una crostata! Ma dovete sapere che da quando ho scoperto la patè sucrèe (ma è così che si scrive? non so nulla di francese...) di Christophe Felder, con la quale le crostate mi vengono perfettissime, ne sforno in continuazione, per la gioia del maritino, il quale adora la crostata in tutte le sue possibili declinazioni, dalla più semplice alla più articolata!
L'idea era di fare una crostata con pere e cioccolato (a questo proposito...sto tentando di riprodurne una assolutamente DIVINA che ho assaggiato in Francia...ma devo ancora lavorarci!) ma poi mi è venuta voglia di provare a fare una composta di pere, dopo averla vista sul Maiale Ubriaco (purtroppo non riesco a risalire ai post più vecchi se non dal loro archivio e di là non riesco a copiare il link della pagina...comunque l'hanno pubblicata a febbraio 2008!) e non volevo coprirne il sapore con troppa cioccolata. Poi avevo cambiato idea ed avevo deciso di fare una fonduta di cioccolato, che non avevo ancora mai provato. Alla fine, presa dalle mie solite manie di grandezza, ho deciso di fare TUTTO!
Il risultato è stata questa "crostata di pere con fonduta di cioccolato", un dessert composito e delizioso, che ha stupito i nostri ospiti e che ha il vantaggio di riunire in un unico piatto dolce e frutta.

crostata_pere

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