mercoledì 28 maggio 2008

Brioches siciliane ovvero la mia colazione preferita!

Vi avverto, sta per cominciare un altro periodo briochoso, anche perché ho trovato un altro "acquirente" per le mie produzioni, ossia mio padre, il quale non dissimilmente da mio marito, non ama i dolci ma apprezza molto le briochine!
E dunque, ecco le prime. Ricordate i miei numerosi tentativi di riprodurre le brioches siciliane? Quelle che sto per mostrarvi sono delle sorelle Simili, che ho capito essere una garanzia in fatto di lievitati. Io non credo che le sorelle Simili siano siciliane, però la loro ricetta riproduce in modo sorprendente le nostre briochine. La pasta è morbidissima, priva di crosticina croccante, con una alveolatura piccola e uniforme; il profumo ed il sapore sono molto, molto vicini al risultato che cercavo.
Le ho preparate due volte, e, ad essere sincera, ho ottenuto risultati molto diversi.....voglio dire, erano entrambe le volte buone, ma le prime si sono un po'...non so come dire, appiattite; si insomma, la consistenza era uguale ma la lievitazione si era sviluppata più che altro in orizzontale. Non so perchè...per me gli impasti lievitati vivono di vita propria (oppure io non sono tanto portata) non mi riescono mai due volte nella stessa maniera!

Allora, la foto magari non rende giustizia ma...non sembrano proprio quelle del panificio???? Non ho fatto il "tuppo" (la pallina in cima insomma) per fare prima, ma ci sarebbe stato proprio bene!

Briochine_siciliane_Simili

La ricetta è fantastica, vi consiglio assolutamente di provarla, anche perchè è iper collaudata; infatti, proviene dal forum di Cookaround (al quale peraltro mi sono iscritta, per poi scoprire di non avere proprio il tempo e la possibilità di dedicarmi ad un forum....però ci si trovano un sacco di ricette interessanti, e anche consigli e opinioni di chi le ha già provate), e l'ha inserita Cindystar (i link vi rimandano direttamente alla sua ricetta). Io ho aggiunto un po' di zucchero, e ho modificato le modalità di cottura, usando la teglia di acqua per mantenere la giusta umidità nel forno.

Ingredienti (per circa 12-15 briochine, dipende dalla grandezza):

500 g di farina manitoba
10 g di lievito di birra fresco (ne ho usati anche 12)
100 g di zucchero
75 g di strutto
200 g di latte
2 uova
un pezzetto di baccello di vaniglia
un pizzico di sale

1 uovo per spennellare

Preparazione:
Vi riporto il procedimento indicato per il Ken (o altra impastatrice), nella ricetta originale troverete le istruzioni per impastarle a mano.
Sciogliete il lievito in circa metà del latte tiepido, versatelo nella ciotola; aggiungete le uova, lo zucchero, lo strutto, i semini della vaniglia, la farina ed il sale. Iniziate a lavorare ed aggiungete lentamente il resto del latte, tenendo conto che la capacità di assorbimento delle farine è variabile, quindi non è detto che vi occorra tutto. Impastate a lungo, a velocità 2 finché l'impasto si stacca dalla ciotola (ci vorranno anche 10-15 minuti). Mettete l'impasto in una ciotola unta, coperto con pellicola trasparente e ponetelo in frigo a riposare per 12 ore.
Trascorso questo tempo, prendetelo, fate un rotolo e dividetelo in circa 12 pezzi. Fatene delle palline rotonde (se volete fare il "tuppo", tenete da parte 2 palline e dividetele in tante palline quante sono le brioches che avete fatto), ponetele su una teglia coperta di carta da forno e pennellatele con l'uovo sbattuto. Lasciatele lievitare al riparo da correnti d'aria, fino a che raddoppiano. Nel frattempo accendete il forno a 180°, mettendo sul fondo una teglia con dell'acqua. Pennellate di nuovo con l'uovo sbattuto e infornate per circa 15 minuti.
Se volete che si conservino morbide e fragranti fino al giorno dopo, chiudetele ancora calde dentro un sacchetto di plastica.

Piesse: per la verità anche se uso l'impastatrice non sempre metto gli ingredienti in questo ordine, di solito metto prima la farina, poi il resto e unisco lo strutto per ultimo, solo quando l'impasto inizia a prendere forma.

Leggi la Ricetta...

giovedì 22 maggio 2008

Calamarata con sugo di calamari

Ecco un altro primo gustoso, a base di pesce stavolta.
La calamarata è un formato di pasta che mi ha sempre attratto, ma poi per un motivo o per un altro, non l'avevo mai comprata fino ad ora. Poi un giorno, al super, ho visto questa della De Cecco, in quelle splendide confezioni di cartone che riservano ai formati speciali, e non ho saputo resistere.
Per condirla, come primo esperimento, ho deciso di usare il più tipico dei sughi da abbinare a questo formato di pasta, ossia un sughetto di calamari, cui ho aggiunto dei pomodori secchi, perchè trovo che stiano benissimo con il pesce, specie se dal gusto piuttosto intenso come i calamari.
Il risultato, mentre lo saltavo dentro al wok, mi è parso così allettante che ho deciso di immortalarlo così com'era, lasciando perdere gli sfondi, la composizione del piatto e tutti gli altri accorgimenti da food-stylist!

calamarata_in_padella_

Ingredienti (per 2 persone):

250 g calamarata De Cecco
1 calamaro medio (circa 300 g)
10 pomodorini
5 pomodori secchi
1 mazzetto di prezzemolo
50 g (?) di olive nere denocciolate
mezza cipolla rossa
mezzo spicchio d'aglio
un pizzico di zenzero in polvere
mezzo cucchiaino raso di curry forte (vi consiglio quello equo e solidale)
olio, sale, pepe rosa

Preparazione:

Preparate tutti gli ingredienti: pulite il calamaro e tagliatelo a rondelle sottili; tagliate anche i tentacoli. Tagliate i pomodorini e privateli dei semi. Ammorbidite i pomodori secchi in acqua tiepida per circa 20 minuti, poi tagliateli a pezzettini. Tritate il prezzemolo. Snocciolate le olive e tritatele grossolanamente.
Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata (iniziate subito, ha un tempo di cottura piuttosto lungo). Mettere in una padella (io ho usato il wok) la cipolla tritata e l'aglio intero, con due cucchiai di olio extravergine d'oliva. Farli soffriggere brevemente, poi unite il calamaro e, dopo circa un minuto, i pomodori freschi e secchi, le olive ed il pepe rosa. Bagnate con un mestolo di acqua di cottura della pasta e proseguite la cottura a fiamma vivace per circa 8 minuti. Verso metà cottura unite lo zenzero e poco prima del termine della cottura, salate. Spegnete il fuoco ed unite il curry. Scolate la pasta al dente e saltatela velocemente insieme al condimento, terminando con dell'altro prezzemolo tritato. Servite subito, anche perchè, essendo la pasta molto porosa, tende ad asciugarsi rapidamente.

Leggi la Ricetta...

Ancora un premio!!

Ago, di Pane burro e marmellata, mi ha assegnato questo premio.

 

Grazie di cuore Ago, ogni premio per me è una nuova dimostrazione dell'affetto con cui tante persone seguono questo blog e non può che farmi piacere!

Il premio è stato creato dal gestore di un ristorante, tutte le istruzioni le trovate su questa pagina ma ve le riporto di seguito.

"Prefazione:

Caro Cliente ed Amico ti spiego cos'é per me un Blog:

Per chi lo costruisce un Blog è come una casa,ci si dedica tanto tempo e passione.Come capita per una casa quando l'hai finita ti accorgi che sarebbe tutto da rifare ma oramai ti ci sei affezionato "è uno della Famiglia". In un Blog vi troverai sempre le porte aperte,vi potrai entrare anche e solo per dare una sbirciatina,un salutino,un commento. Come in una casa ricordati però che entra solo chi è ben voluto.Ricordati quindi di pulirti le scarpe quando entri e saluta sempre con un sorriso prima di uscire "non ti costa nulla"....

REGOLAMENTO

Ogni Blog Premiato Potrà a sua volta premiarne Due..Potrete Premiare solo Blog che si occupino di -ENOGASTRONOMIA- Quindi Cucina,Ricette,Vino.. Mi raccomando grazie..
Naturalmente dovrete lasciare ai Blog da voi Premiati una motivazione,e pregarlo dal momento che gli verrà assegnato il Premio di ritirarlo
su questa pagina-che sarà l'unica a far fede per tutti i Blog Premiati,Quando si sarà accettato il Premio ed esposto sul proprio Blog si prega di segnalarcelo tramite COMMENTI .indicando il link di chi vi ha premiato e naturalmente il vostro appena premiato.Dopodiché a vostra volta potrete premiare il vostro Blog lasciando al ricevente una motivazione-pregandolo di inserirvi anche il regolamento... "

I miei premi li assegno a:

1) i ragazzi del maiale ubriaco, perchè mi piacciono i loro piatti, mi piace sbirciare nelle loro vite, di cui ci lasciano scorgere qualche immagine nei loro posts, e adoro l'atmosfera del loro blog e delle foto..a dispetto del nome, infatti, è tutto molto luminoso, pulito..direi quasi etereo. senza però trascurare la golosità ed il piacere della buona cucina e della convivialità. Mi piace la loro amicizia a distanza, coltivata anche grazie al Maiale, e il loro stile sempre impeccabile.

2) ai piccioncini di 2 in cucina, perchè, anche se frequento la loro casa virtuale da poco, non ho potuto fare a meno di affezionarmi; mi piacciono le loro ricette (il timballo di pasta del Gattopardo mi ha conquistata...), la loro semplicità e il loro modo di raccontarci un po' di sè.

Leggi la Ricetta...

venerdì 16 maggio 2008

Tagliatelle al pesto di asparagi

Vi ricordate qualche settimana fa, quando vi proponevo (o forse proPINAvo ;-P) piatti invernalissimi mentre fuori si affacciava la primavera, con le sue primizie? Vi accennavo come ciò dipendesse dalla mancanza di tempo che mi impediva di preparare piatti nuovi. Ebbene, questa pasta è stata la prima ricetta sfiziosa a base di ingredienti primaverili che abbia preparato dopo il mio " periodo buio" (poi ne ho fatte tante altre...).
Spero solo di non aver atteso troppo a presentarvela...si, insomma, gli asparagi si trovano ancora no?

pesto_di_asparagi

Ingredienti (per 2 persone):

200 g di tagliatelle (io ho scelto quelle a nido, De Cecco)
un mazzetto di asparagi (i miei erano quelli sottili)
2 cucchiai di pinoli
80 g di ricotta (circa...non ho segnato la quantità!)
un limone
basilico, menta
olio, sale, pepe

Preparazione:

Lavate e mondate gli asparagi; tagliate la parte terminale del gambo e, se necessario, raschiateli con un pelapatate, per eliminare lo strato esterno più duro. Tagliate le punte e mettetele da parte, poi tagliate a grossi pezzi i gambi. Lessate questi ultimi in acqua bollente salata per circa 8-10 minuti (so che di solito si cuociono meno, ma io preferisco che siano un pochino più teneri).
Scolateli con un mestolo forato. Lessate le punte per circa 4 minuti, scolatele e tenetele da parte.
Frullate i gambi con una manciata di pinoli, 5 o 6 foglie di menta, la ricotta, un paio di foglie di basilico e due cucchiai (circa) di olio. Regolate di sale e pepe. Se necessario, allungate il pesto con poca acqua di cottura della pasta (perchè le stavate già cuocendo anche se io non l'avevo detto, vero?? ;-P) per renderlo più fluido.
Cuocete le tagliatelle e scolatele al dente. Conditele con il pesto, aggiungete la scorza del limone grattugiata e il resto dei pinoli interi. Impiattate le tagliatelle e completate con le punte degli asparagi che avevate preparato in precedenza.

Leggi la Ricetta...

martedì 13 maggio 2008

I muffins salati di Uvetta

Come vi ho accennato nel post sulle polpette, durante quella cena ho deciso di servire come antipasto un altro piatto postato dal Uvetta. Si tratta di questi meravigliosi muffins salati. La sua ricetta è davvero versatile, ci si può mettere dentro un po' di tutto e sono una pratica soluzione per preparare un antipastino o aperitivo sfizioso in poco tempo. Da quando li ho scoperti, li faccio spesso, giocando con i ripieni ed i colori, e mi sa che ne vedrete altri prima o poi (in verde sono carinissimi!)...
Mi piacerebbe comprare (avete suggerimenti? anche on line...) le forme da mini muffins per farli in formato finger food, perchè così sono buoni ma un po' troppo grandi!

La modifica che ho fatto rispetto alla ricetta di Uvetta in questa prima occasione è stata davvero piccolissima, mi sono limitata ad aggiungere delle olive verdi finemente triturate e a sostituire l'origano con del rosmarino fresco. Vi riporto la ricetta di Uvetta, con le mie due piccole aggiunzioni.

Ah, a proposito.....i suoi sono moooooolto più belliiiiiii! :-(

muffins_salati

Ingredienti (non mi ricordo quanti ne vengono!):

1 uovo
1 tazzina di latte
1 tazzina di olio
110 g di farina manitoba
1 cucchiaino di lievito  per torte salate
30 g di pomodori secchi sott'olio
20 g di olive verdi snocciolate
110 g di ricotta
2 cucchiai di parmigiano
rosmarino fresco, sale

Preparazione:

Preriscaldate il forno a 180°. Mescolate in una ciotola la farina con il lievito, il parmigiano e un pizzico di sale. Tritate finemente le olive e il rosmarino. Sgocciolate i pomodori e tagliateli a pezzettini.
Sbattete leggermente in un'altra ciotola l'uovo con l'olio, il latte e la ricotta. Versate il tutto sul composto di farina e mescolate brevemente. Aggiungete i pomodori, le olive ed il rosmarino e mescolate (poco) per distribuirli bene. Versate il composto negli stampi da muffins imburrati e infarinati (io i pirottini li ho messi dopo averli cotti) riempendoli fino a 3/4. Infornate a 180° per circa 20 minuti.

P.S:...spero mi perdonerete la pubblicità e il messaggio privato ma.....Uvetta, se passi da queste parti potresti precisare una cosa? Il lievito per torte salate che usi tu è "mastro fornaio" o "mastro pizzaiolo"?? E spero che tu usi questa marca, perchè non ricordo più con quale dei due mi sono venuti buoni! ;-P

Leggi la Ricetta...

venerdì 9 maggio 2008

Polpette di tacchino e senape (di Uvetta)

Queste polpettine le ho viste tempo fa sul blog di Uvetta e ho subito deciso di provarle. Ed infatti, le ho preparate in occasione di una cena che potrei definire un tributo alla stessa Uvetta, perchè come antipasto ho scelto i suoi muffins salati, con una piccola aggiunta (ve li farò vedere la prossima volta)!
Io non amo preparare le polpette, specie se in grandi quantità, perchè sono lentissima a formarle e ci metto una vita! Ma, poichè, comunque, mi piacciono e sono carine da vedere e da presentare, mi trovo, mio malgrado, a farle spesso (avete già visto, ad esempio, queste qui in cestino con semi di papavero).

Queste vi suggerisco di provarle, perchè hanno un gusto particolare, dato dalla senape, e sono morbidissime per via della ricotta. Rispetto alla versione di Uvetta ho modificato il procedimento, perchè io ho usato carne cruda (lei invece, usava del tacchino già lessato).
Le ho accompagnate con una crema di lattuga e le ho servite insieme a delle patate arrosto e dei finocchi brasati al burro.

polpette_di_tacchino

Ingredienti (per circa 30 polpettine):

500 g di fesa di tacchino
150 g di ricotta
80 g di senape di Digione
4 cucchiai (circa) di pangrattato
1 uovo
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
sale
farina q.b.
olio per friggerle

per la crema di lattuga:

1 cespo di lattuga (il cuore)
vino bianco per sfumare
olio, sale, pepe
uno scalogno

per servire:

4 fette di pane a cassetta

Preparazione:

Tritate la fesa di tacchino (nel mixer, oppure nel tritacarne manuale, che vi assicuro è tutta un'altra cosa; mia madre ne ha uno bellissimo in acciaio che usava quando ero piccola, per fare il tritato in casa...quando sono cresciuta ha deciso che fosse in caso di conservare lo strumento solo per le occasioni speciali!!). Mettetela in una ciotola con la ricotta, la senape e l'uovo e mescolate con una forchetta. Quando comincia ad essere tutto amalgamato aggiungete il pangrattato ed il parmigiano e amalgamate bene il tutto. Formate le polpettine, se del caso bagnandovi il palmo delle mani con un po' d'acqua fredda, per evitare che la carne si attacchi. Subito prima di friggerle passatele nella farina. Friggetele in una capace padella, con olio piuttosto profondo, per circa 7 minuti (dipende dalla grandezza delle polpettine e dalla profondità dell'olio), girandole spesso. Impiattatele e servitele ben calde.

Per la crema di lattuga:

Mondate la lattuga. Rosolate velocemente lo scalogno finemente tritato in una padella con un velo d'olio, unite la lattuga, sfumate con il vino bianco e stufatela per 5 minuti. Salate e pepate, poi frullate il tutto, aggiungendo se occorre, dell'altro olio. Deve essere fluida ma non liquida.

Per servirle: Con un tagliapasta rotondo da 5 cm di diametro, ricavate un foro al centro delle fette di pane a cassetta. Tostate il pane insieme ai centri. Mettete in ogni piatto una cucchiaiata di crema di lattuga, appoggiatevi sopra una fetta di pane tostato, sulla quale disporrete 6 polpettine. Appoggiatevi il "centro" della fetta (tutta questa parte è a scopo puramente decorativo, ma voi potete comporre il piatto come vi pare eh, nel qual caso la ricetta di ferma al paragrafo precedente! :-D ), aggiungete il contorno prescelto e servite.

 

Leggi la Ricetta...

martedì 6 maggio 2008

Tiramisù alle fragole

Questa ricetta me l'ha data una mia amica, che, a sua volta, l'aveva appresa in occasione di un corso di cucina. Io la conservavo piuttosto gelosamente e sfruttavo questo dolce per stupire gli amici con una ricetta che credevo estremamente nuova ed originale. Con questa medesima idea avevo deciso di proporla a voi, ma poi mi sono accorta che non si tratta di una ricetta poi così originale...ed infatti credo che in qualche sito si sia già visto qualcosa di simile. Che tristezzaaaaaa! ;-)
Però resta il fatto che sia un dolce delizioso, anche se non proprio leggero (ed infatti io lo preparo solo se ho ospiti o se devo portarlo a qualche pranzo/cena), quindi voglio proporvi anche la mia versione.

tiramisù alle fragole

Con queste dosi vengono circa 12 coppe individuali (non ne sono sicura...di solito faccio un'unica pirofila e in questa occasione ho fatto solo 6 coppe ma mi è avanzata circa metà degli ingredienti).

Ingredienti:

250 g di mascarpone (o 125 g di ricotta di pecora e 125 g di philadelphia yo)
250 g di panna fresca
150 g di zucchero a velo
3 o 4 uova (dipende dalla grandezza)
2 bustine di vanillina
18 savoiardi (circa)
4 cestini di fragoloni (circa 600 g)
mezzo bicchierino di grand marnier
il succo di 3 arance
la scorza grattugiata di un limone e di un'arancia

Per decorare:
3 - 4 fragoloni
qualche fogliolina di menta
zucchero a velo o cacao in polvere (facoltativo)

Preparazione:

Separate i tuorli dagli albumi. Unite ai tuorli 125 g di zucchero a velo e la vanillina (io vorrei usare la vaniglia, ma i semini nella crema bianca sono antiestetici...avete dei suggerimenti? se lascio la stecca aperta in infusione nella panna per qualche ora basta ad insaporirla?) e montateli per 10 minuti con uno sbattitore elettrico ad alta velocità. Aggiungete il mascarpone (o il mix di ricotta e philadelphia yo) e montate ancora qualche secondo. Ponete il composto in frigorifero mentre montate la panna (in un recipiente freddo) finché diventerà molto soda. Incorporatela delicatamente al composto di uova, mescolando dal basso verso l'alto con una spatola. Montate a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale ed uniteli al composto delicatamente, sempre mescolando dal basso verso l'alto. Mettete la crema in frigorifero.
Lavate e tagliate i fragoloni; tenetene da parte alcuni per la decorazione, poi tagliatene metà circa a cubetti piccoli, gli altri a fettine. Conditeli (separatamente) con una parte del succo d'arancia, lo zucchero a velo rimasto (25 g) , la scorza di limone ed arancia e il grand marnier.
Per i savoiardi potete scegliere: la mia ricetta suggerisce di frullarli con un po' di succo d'arancia, altrimenti potete lasciarli interi e disporli sul fondo delle coppe o della pirofila; in questo caso io ho fatto così.
Componete il dolce: mettete sul fondo delle coppe uno o due savoiardi dopo averli inzuppati velocemente nel succo d'arancia (devono ammorbidirsi, ma non disfarsi); disponete le fragole a fettine lungo il bordo della coppa (se di vetro come nel mio caso, altrimenti non è necessario) e quelle a cubetti all'interno; terminate con uno strato di crema, lisciando la superficie con una spatola. Anche se preparate una pirofila, vi consiglio di fare sempre un solo strato di ogni ingrediente, perchè la crema è estremamente soffice e preparando più strati (intendo ricominciando con savoiardi, fragole e crema), il dolce tenderebbe ad afflosciarsi.
Mettete le coppe in frigorifero per almeno 2 ore. Al momento di servirle, cospargete la superficie di zucchero a velo (o cacao in polvere, se preferite) e decorate con alcune fettine di fragole e delle foglie di menta.

Leggi la Ricetta...

Il bloggatore

"Il Bloggatore" è un aggregatore on line di blog, finalizzato alla divulgazione di notizie provenienti dal mondo informatico, che recentemente ha creato  un nuovo spazio dedicato a tutti quei blog che trattano argomenti legati alla cucina.
Lo staff del sito mi ha contattata e mi ha gentilmente invitata a partecipare, cosa che faccio ben volentieri (potete vedere il nuovo "bottone" in basso a destra).
Gli aggregatori sono un modo per ottenere maggiore visibilità, attraverso la diffusione degli articoli presenti sul proprio blog. Insomma, in poche parole, un modo per aprire il tuo blog a nuovi visitatori e, nel contempo, per scoprire nuovi siti dedicati alla nostra comune passione! 
Eccovi il  link del nuovissimo spazio "Il Bloggatore - Cucina".

P.S.: l'adesione è completamente gratuita, non vi chiedono nulla in cambio, non dovete vendere o promuovere niente...insomma minimo sforzo massimo risultato!

Leggi la Ricetta...

venerdì 2 maggio 2008

Crostatine di pere e mandorle

Questa ricetta è un primo tentativo di imitare uno dei dolci che ho più apprezzato a Parigi (la mia preferita era quella della Boulangerie di Eric Kayser), insieme alla tarte au citron. Devo ancora perfezionare la crema (perchè in quella che ho assaggiato a Parigi si sentivano maggiormente le mandorle e meno il cioccolato) e un paio di altre cosette, ma come primo esperimento sono piuttosto soddisfatta!

La base è la mia ormai solita pâte sucrée, che trovate qui. La crema, invece, l'ho presa dal libro d'oro del cioccolato, in cui ci sono delle tortine molto simili a queste, solo con la pasta al cioccolato, anziché bianca.

crostatina_pere_mandorle

 
Di seguito vi indico le altre cose che mi ripropongo di modificare al prossimo tentativo: intanto, direi di non tagliare la pera a fettine, come nella tarte parigina, ma di lasciarla intera, come si vede nel Libro d'oro del cioccolato; inoltre, lasciando intere le pere, credo sarebbe meglio cuocerle leggermente prima, in uno sciroppo di acqua, zucchero, limone e spezie; infine, avrei dovuto lucidare la superficie con un po' di marmellata di albicocche sciolta a fuoco lento, ma quel giorno non ne avevo.

Ingredienti:

per la pasta:
125 g di farina
15 g di farina di mandorle
55 g di zucchero
75 g di burro
1 tuorlo
1 cucchiaio di acqua fredda
1 pizzico di sale

per farcire e decorare:

2 pere non troppo grosse
120 g di farina di mandorle
200 g di cioccolato fondente al 70%
100 g di burro
120 g di zucchero
3 uova
30 g di farina
cannella
un limone

50 g di marmellata di albicocche

Preparazione:

Cominciate a preparare la pasta zuccherata. Mettete nella planetaria o nel mixer il burro, lo zucchero, il tuorlo, la farina di mandorle, il sale ed il cucchiaio di acqua. Azionate l'apparecchio ed amalgamateli insieme, poi aggiungete la farina e continuate a lavorare fino ad ottenere una pasta liscia. Avvolgetela nella pellicola e ponetela a riposare un'ora in frigorifero.
Mentre la pasta riposa, preparate la crema.
Fate fondere il cioccolato tritato a bagnomaria, mescolando con un cucchiaio di legno. Togliete dal fuoco e lasciatelo intiepidire. Lavorate con un frullatore elettrico il burro con lo zucchero, finché diventa chiaro e spumoso. Unite le uova, uno per volta, mescolando bene con il frullatore a bassa velocità. Unite anche il cioccolato fuso, a filo, con il frullatore alla minima velocità. Unite delicatamente al composto la farina e la farina di mandorle, mescolando con un cucchiaio di legno. Coprite e tenete il composto trenta minuti in frigorifero.
Preriscaldate il forno a 180°. 
Stendete la pasta, ricavatene dei dischi da circa 14 cm di diametro e rivestite con essi 4 stampi da crostatina da 12 cm, imburrati ed infarinati, con il fondo coperto da un dischetto di carta forno.
Versate la crema in modo che non arrivi oltre la metà del bordo.
Sbucciate le pere, tagliatele a metà ed eliminate il torsolo con l'aiuto di uno scavino. Strofinatele con mezzo limone e tagliatele a fettine senza però arrivare fino in fondo con il coltello, in modo che le fette non si separino una dall'altra (meglio ancora, come vi suggerivo prima, lasciatele intere e se temete che restino crude, cuocetele 5 minuti in uno sciroppo di acqua, succo di limone, zucchero e cannella).
Mettete mezza pera al centro di ciascuna crostatina (devono essere abbastanza piccole da non fuoriuscire, fate attenzione quando le scegliete!).
Cuocete le crostatine nel forno già caldo per 15-20 minuti (le mie dovevano cuocere poco meno, non per la pasta che era perfetta, ma per la crema, che avrebbe dovuto restare più morbida), finché le basi saranno dorate e la crema si sarà gonfiata leggermente.
Sfornatele e lasciatele raffreddare, quindi sformatele.
Sciogliete la marmellata di albicocche sul fuoco bassissimo con due o tre cucchiai d'acqua, quindi usatela per spennellare delicatamente le crostatine, in modo particolare la crema.

Leggi la Ricetta...