martedì 26 febbraio 2008

Crostata di lamponi con crema alla vaniglia

Vi avevo già accennato della mia passione per i frutti di bosco...ebbene, i lamponi che sono a base della ricetta di oggi sono frutto dello stesso raptus che mi ha indotto ad acquistare i mirtilli finiti nel filetto di qualche giorno fa. In altre parole, nello stesso giorno ho fatto man bassa di frutti di bosco e poi mi sono dovuta ingegnare per utilizzarli rapidamente. Poichè i mirtilli sono stati protagonisti di una ricetta salata, ho deciso di usare i lamponi per un dolce speciale. Ho desiderato preparare questa crostata da quando ho acquistato il libro di Sadler, "Menù per quattro stagioni"...finalmente mi sono decisa a farlo e sono rimasta molto soddisfatta del risultato (eccezion fatta per la decorazione, che non è venuta perfetta ed elegante come avrei voluto).
Ho apportato varie modifiche alla ricetta; in particolare, come base ho utilizzato la pasta zuccherata di Christophe Felder, poichè da quando l'ho provata la prima volta è diventata la mia favorita per le crostate ripiene. Con le dosi che vi indico riuscirete a rivestire uno stampo da 24 cm di diametro, avendo l'accortezza di stendere la pasta molto sottile.

crostata_ai_lamponi

Leggi la Ricetta...

domenica 24 febbraio 2008

Meme: sei cose che amo. E un pizzico di New York...

Elisabetta ha deciso di "costringermi" a farvi sapere qualcosa in più sul mio conto coinvolgendomi in questo meme, perchè, dice, io non amo molto parlare di me. Anche Fiordisale mi ha invitata, perchè ha detto che le piacerebbe conoscere le mie risposte. Dato che non mi pare carino ignorare l'ennesimo invito, proverò ad elencare sei cose che amo fare o dire...ma diciamo che troverete il mio meme molto sintetico!

1) amo trovare la colazione già pronta quando mi alzo al mattino. Prima ci pensavo sempre da sola, adesso invece....ed è una piccola coccola con cui iniziare bene la giornata. 
2) amo comprare e sfogliare libri di cucina, segnando le ricette che vorrei provare...in genere quando ho un nuovo libro faccio una lista di quel che vorrei fare prima e poi cerco di pensare a chi possa offrire le varie pietanze...mi piace pensare di cucinare per gli altri! 
3) amo avere la casa piena di amici, mi piace che la nostra porta sia sempre aperta...anche se a volte mi stresso perchè non ho messo in ordine, o non ho fatto pulizia....ma sto imparando ad improvvisare una parvenza di ordine sempre più in fretta!
4) amo il weekend...la libertà di poter decidere se oziare un po', oppure fare mille cose...tutte piacevoli però...arrivando a sera stanchissima e felice (in genere scelgo la seconda opzione!) 
5) amo le passeggiate in moto, senza una meta, e fermarsi nel primo posto che sembri carino...danno un grande senso di libertà...e poi capita di scoprire posti che altrimenti non avresti mai trovato.  
6) giocare le avventure grafiche...che poi sarebbero un tipo particolare di videogiochi.

Bene, adesso che ho scritto questa stringatissima lista di cose che mi piacciono, vi mostro un piccolo assaggio di quel che abbiamo visto a New York, durante le feste.
Non ho il talento narrativo di altri blogger, per descrivere luoghi, cose e sensazioni, o forse non ho ancora trovato la giusta ispirazione, ma desideravo mostrarvi alcune foto....le trovate QUI, nell'album "New York City Capodanno 2007" (già, per qualche oscura ragione mio marito ha scritto 2007 invece che 2008 e non si è ancora deciso a correggerlo!). Ah, le foto ovviamente non le ho scattate io...ma vi assicuro che qualcuna carina l'ho fatta anch'io...al prossimo viaggio ne scatterò di più, promesso!
Una delle foto ritrae un bicchiere di vino rosso; è stata scattata in un incantevole ristorantino provenzale, Paradou, nel cuore del Meatpacking district.  Il meatpacking district è un ex distretto industriale trasformato in quartiere alla moda, con diversi ristoranti molto noti e frequentati.
Uno di questi è Pastis, reso celebre, tra le altre cose, dalla serie tv "Sex & The City" (sono stata anche lì, locale carino, gente alla moda, ma un po' troppo chiassoso, dovevamo alzare tanto la voce per parlare tra noi...e la cucina non era nulla di eccezionale, non cattiva, ma nemmeno niente di che); un altro, proprio di fronte a Pastis, è questo Paradou che è uno dei posti più carini dove abbia mangiato a NY. 
Mi è piaciuto già al primo impatto visivo: una porta azzurra, che spiccava sul muro di mattoni rossi. Il locale è piccolissimo, con sette o otto tavoli al massimo, fatti con vecchie cassette di vini francesi, così come il bancone. Le luci soffuse e la compita gentilezza del maitrè e del barman contribuiscono a conferire al locale un'aria intima, per quanto sempre connotata da un'innegabile  "charme". In attesa di sederci abbiamo bevuto un bicchiere di Bourgogne al bancone...assaporando l'atmosfera tranquilla del locale. Tutti parlano sottovoce, camerieri compresi e quasi si dimentica di trovarsi nella caotica Manhattan, a pochi passi da un chiassoso e frequentatissimo ristorante alla moda.
Il menù era particolare e quello che abbiamo ordinato mi è piaciuto molto. La cura nella composizione del piatto era tipicamente europea, gli abbinamenti di sapori originali ma non troppo e abbastanza vicini al nostro gusto. 
Certo, resto convinta che la cucina francese che viene proposta a Manhattan sia ben diversa da quella che si gusta in Francia, così come accade per la cucina italiana (o supposta tale) che viene offerta in tanti locali, anche celebri, della "grande mela", ma nel complesso ho adorato questo posto e mi andava di parlarvene....nel caso doveste trovarvi a NY... 
Adesso che ho preso l'abbrivio vorrei parlarvi di altri posti, dei Cosmopolitan che ho bevuto, di Soho...ma il tempo è tiranno ed è ora di andare a dormire! Chissà, forse un'altra volta...

martedì 19 febbraio 2008

Pan au chocolat

La mia amica Enza sa che da qualche mese sono alla ricerca disperata della vera ricetta delle nostre brioches, quelle che (senza offesa per nessuno) si trovano soltanto in Sicilia, sfornate due volte al giorno dai panifici, oppure nei bar e nelle gelaterie, dove fungono da complemento ideale per il cappuccino, il tè freddo o la granita, quando non vengono farcite, al momento di servirle, con il nostro meraviglioso gelato.
Dopo svariati tentativi, stanca di risultati mediocri e di cocenti delusioni, ho deciso di lanciarmi in qualcosa di diverso; e così ho rispolverato questa vecchia ricetta trovata, prima ancora di pensare di aprire un blog, in rete.....e vi prego, non chiedetemi dove, non ne ho idea!! Avevo appuntato la ricetta su un foglietto, senza specificare dove l'avessi trovata...potrebbe essere un forum, coquinaria o cookaround, probabilmente. Si tratta di una pasta soffice e sfogliata, un incrocio tra la brioche e la pasta sfoglia, che si prepara seguendo appunto il procedimento previsto per quest'ultima, ma limitandosi a fare 3 "giri". La ricetta denominava la pasta come "brioche sfogliata", ma mio marito, dopo averla assaggiata, ha detto che gli ricorda moltissimo il pan au chocolat che era solito mangiare a Parigi. Ho dato un'occhiata su internet ed in effetti in molte immagini il pan au chocolat ha proprio questo aspetto. E, dunque, pan au chocolat sia...
N.B. mi sa che vi ho confuso un po' le idee parlando delle brioches siciliane... Questa ricetta non ha nulla a che vedere con le nostre brioches, il pan au chocolat è completamente diverso! Ed infatti ho deciso di provare a farlo proprio perchè le brioches NON MI RIUSCIVANO!
Dopo averlo preparato una prima volta, la scorsa settimana (e non averlo pubblicato perchè le foto non mi piacevano), l'ho rifatto domenica, perchè è davvero troppo buono! Le foto non mi soddisfano nemmeno questa volta, sarà che mio marito non si sente particolarmente ispirato alle 8 del lunedì mattina (lo so, scelgo strani giorni per sfornare dolcetti a colazione!)...ma ho deciso di pubblicare ugualmente la ricetta, perchè è una di quelle che tutti dovrebbero provare, una vera rivelazione!!


pan au chocolat 2

Leggi la Ricetta...

giovedì 14 febbraio 2008

Filetto al balsamico con composta di mirtilli

Io ADORO i frutti di bosco, mirtilli e lamponi in modo particolare; perciò, anche se non sono esattamente prodotti locali, o di stagione, ogni tanto mi concedo il lusso di acquistarne un po' (non me ne vogliano i cultori del risparmio energetico e dei prodotti di stagione...per me sono una tentazione irresistibile!!). Sono estremamente versatili, si abbinano a meraviglia con il dolce e con il salato.....insomma tutte le volte che li compro mi vengono in mente innumerevoli ricette da sperimentare!
Questa volta, ho pensato ad una composta da abbinare con la carne, dato il successo del mio ultimo esperimento sul tema composte di frutta-carne (che avevo provato qui, dove avevo accostato delle polpette speziate con una marmellata di cipolle e una composta di mele e scalogni).

FilettoMirtilli

Leggi la Ricetta...

lunedì 11 febbraio 2008

Pasticcini di limone e mandorle

Ancora biscotti lo so, ma mi sono appassionata alla produzione di biscotti, senza contare che preferisco far colazione con dei biscotti preparati da me, piuttosto che con prodotti comprati al super! La forma a cuore non è dettata dalla vicinanza di San Valentino, ma dal fatto che ho una serie di tagliabiscotti a cuore di varie misure, tra cui uno da circa 5 cm di diametro, che per me è la dimensione ideale per la maggior parte dei biscotti. E poi, diciamocelo, i cuori sono carini da vedere e anche facili da realizzare (ad esempio più facili delle stelle, le cui punte si deformano facilmente, o dei fiori con i petali...); insomma, quando voglio far presto ma non mi va di fare dei biscotti tondi, mi butto sui cuori.
Questa volta si tratta di biscotti dal gusto molto particolare, dedicati agli amanti del limone o, come ha detto una volta cavoletto, ai lemon-addicted! Cioè a me!!! 
La ricetta è tratta dal "Libro d'oro dei biscotti".

pasticcini limone e mandorle

Leggi la Ricetta...

giovedì 7 febbraio 2008

Cuori di cioccolato alle nocciole

Dato che si avvicina San Valentino e in giro imperversano i cuori, ho deciso di postare questi biscotti, la cui preparazione risale invero a qualche tempo fa. Li ho preparati già diverse volte, sono tra i biscotti preferiti di mio marito e piacciono praticamente a tutti! Sono facili da preparare e di sicuro effetto. La ricetta viene dal Libro d'oro del cioccolato, e anche là sono realizzati a forma di cuore, ma potete tagliarli nelle forme che più gradite! Oppure potete farli a forma di cuore, metterli in una bella scatola e regalarli a qualcuno...sarà di certo un dono più significativo dei celebri cioccolatini le cui vendite subiscono un'impennata in questo periodo!
AGGIORNAMENTO: ho deciso di partecipare con questi biscotti all'iniziativa di Zorra "A HEART FOR YOUR VALENTINE". L'idea è di pubblicare, entro il 15 febbraio, piatti dolci o salati a forma di cuore o decorati con cuori. Potete vedere il banner dell'iniziativa nella mia barra laterale. Tra poco mi cimenterò con la traduzione in inglese della ricetta...aiuto!
P.S.: ora potete trovare l'intera collezione di ricette messa insieme da Zorra nel round up, che trovate qui.

cuori ciocconocciole

Leggi la Ricetta...

mercoledì 6 febbraio 2008

Un gusto nella mente di Dio

Tutto parte da una frase tratta dal libro "Gola" di Jhon Lanchester, il quale scrive: “In altre parole la ricetta suddetta dimostra che agnello e albicocche sono una di quelle combinazioni coesistenti da sempre in un rapporto che non è di semplice complementarietà ma sembra partecipe di un più alto ordine di ineluttabilità: un gusto nella mente di Dio. Simili accostamenti possiedono la qualità di una scoperta logica: bacon e uova, riso e salsa di soia, Sauternes e foie gras, tartufi bianchi e tagliolini, steak-frites, fragole e panna, agnello e aglio, Armagnac e prugne, zuppa di pesce e rouille, pollo e funghi.”
Ne è nato un meme, adesso non so da chi sia partito ma comunque...io sono stata invitata a partecipare da Cocò. Devo ammettere che questo meme mi piace, ci permette di giocare con i nostri gusti e le nostre preferenze senza però costringerci ad andare troppo sul personale.
Bisogna accoppiare mentalmente dei cibi che secondo noi si completano a vicenda rasentando la perfezione. Sul numero di accoppiamenti da fare ci sono opinioni discordanti nei blog, ovvero, in principio dovevano essere 15, ma qualcuno è stato graziato e ne ha potuti mettere solo 10. Diciamo che io proverò ad arrivare a 15, ma se non dovessi farcela....mi auto-concedo di fermarmi a 10!!!
In fondo mica è facile trovare 15 accoppiamenti addirittura "divini"!!! Ah, un'altra cosa, poichè nulla è più soggettivo del gusto, non mi curerò di controllare se qualcuno dei miei abbinamenti sia stato già citato... :-P

Leggi la Ricetta...

domenica 3 febbraio 2008

Crema di carciofi e patate

Con questa ricetta vorrei aderire all'iniziativa di Comida, ricette a lume di candela, ideata per aderire alla campagna annuale di sensibilizzazione al risparmio energetico "Mi illumino di meno", in merito alla quale troverete tutte le informazioni sul blog di Comida.
Per la verità ho dei dubbi sull'idoneità della mia ricetta in relazione ai requisiti dell'iniziativa. Infatti la ricetta deve essere se possibile consumata a lume di candela, preparata con ingredienti locali, e con il minor consumo di energia possibile. La mia ricetta è fatta con prodotti locali e la spesa l'ho fatta in bici, inoltre, rispetto ad altre verdure, più "sporche" di terra, carciofi e patate si lavano velocemente e con poca acqua, ma....beh, ho dovuto preparare il brodo...insomma, non sono sicura che vada bene, vedrò di preparare qualcosa che consumi molta meno energia!
Nel frattempo vi mostro la ricetta, che, risparmio energetico a parte, è veramente semplice e buona. L'ho trovata nel terzo volume del Dizionario enciclopedico de La cucina italiana.

crema di carciofi e patate

Leggi la Ricetta...