giovedì 31 gennaio 2008

Risotto pere e vodka

Questo risotto qui l'ho fatto oggi a pranzo; doveva essere per un'amica (che, per dirvela tutta, mi ha proprio suggerito l'abbinamento pere-vodka!), che poi è stata colpita all'ultimo momento dall'influenza...ma io il risotto l'ho fatto lo stesso ed è strepitoso! Ero convinta che il taleggio coprisse il sapore delle pere e della vodka, ma invece si sentiva tutto al punto giusto.
Io ho messo anche del pepe rosa in salamoia; da qualche parte avevo letto che si possono usare le bacche di ginepro, ma io non ne avevo ed in ogni caso non le amo, hanno un profumo troppo invadente per i miei gusti. Il pepe, invece, usato con moderazione (nella foto è tanto per esigenze coreografiche), mi è piaciuto molto.

risotto pere e vodka

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mercoledì 30 gennaio 2008

Spaghetti al ragù di capone (con una "p", che poi è un pesce...) profumato allo zafferano!

Devo premettere che questa ricetta è un po' fuori stagione! infatti, il capone, che in altre parti d'Italia ho scoperto essere noto con il nome di "lampuga" (che potete vedere qui), è un pesce azzurro, che vive in acque profonde ed il cui periodo ideale (almeno qui da noi) si aggira tra agosto e settembre-ottobre, dopo di che scompare dai banchi dei pescivendoli. So anche che è un pesce diffuso solo nelle zone tirreniche e poco conosciuto dalle altre parti. E questo anche perchè è un pesce che, più degli altri, deve essere consumato freschissimo ("vivo", come si dice qui!).
Tuttavia, il capone può essere egregiamente sostituito con altri pesci azzurri dal sapore intenso e dalle carni ricche, ad esempio degli sgombri; perciò ho pensato di potervi proporre la ricetta.
Tornando al capone (o lampuga), le sue carni sono leggermente grasse, ma saporite ed adatte ad essere preparate in molti modi: arrostite, fritte, previa marinatura con l'aceto, in umido e, come in questo caso, nei sughi. Ho scoperto che esistono diverse scuole di pensiero a proposito delle pezzature migliori. Ad esempio, nella mia famiglia, si sono sempre consumati quelli più piccoli, al principio della stagione, perchè più magri e delicati, ma inadatti a certe preparazioni. Altrove (in particolare dal mio pescivendolo, il quale è piuttosto famoso e pare che se ne intenda) si prediligono gli esemplari più grandi (attorno ad 1 kg), da fare a tranci o a filetti, a seconda degli usi previsti.
Con il filetto della coda di uno di questi grandi esemplari, io ho preparato questo ragù, nato per 2 persone ma che sarebbe stato sufficiente per almeno 3 persone, dato che ce lo siamo ritrovato anche per cena!
(scusate per la foto, erano i miei primi tentativi autonomi -vale a dire senza i suggerimenti di mio marito- di fotografia!)

spaghetti ragù di capone

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martedì 29 gennaio 2008

Mondo Cibo: perchè no?

Molti di voi già sapranno di MONDO CIBO.

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E' un network che raduna tutti i blog che parlano di cibo e cucina, pubblicando una sintesi dei post più recenti di ciascuno.

E' una bella idea, che può ancora crescere e migliorare, perciò ho deciso di aderire anche io. Adesso vediamo se riesco a mettere il bannerino qui a fianco! ;-)
Aderire è facilissimo, basta mandare una mail a vgiulio@gmail.com con i dati del vostro blog richiesti sulla home page di mondo cibo (sono proprio pochi, giuro!). Se mandate anche un’immagine 60×60px sarà il vostro avatar.

lunedì 28 gennaio 2008

You make my day award pure io!!!

Incredibile ma vero, Claudia mi ha voluto conferire questo premio; come ormai molti di voi sapranno, è un premio che si assegna a quelli tra i blog che seguiamo, di cui proprio non riusciamo a fare a meno, quelli che leggiamo ogni giorno e che sono sempre in grado di regalarci qualcosa, un'emozione, un sorriso, un'ispirazione, una marcia in più per cominciare/concludere la giornata.

Le regole del premio sono queste:

“Dai il premio a 10 persone che hanno un blog capace di trasmetterti gioia ed ispirazione, un blog che ti faccia sentire bene quando lo visiti. Fai sapere a queste persone di averlo vinto lasciando un commento sul loro blog. Attenzione: puoi vincerlo piu’ volte!”.

Giuro, non parlo per falsa modestia, ma davvero non mi sarei aspettata di essere nominata. Basta dare uno sguardo agli altri blog per capire che io non sono poi così brava in cucina; certo, ho fatto qualche cosa di particolarmente buono e magari (grazie al mio maritino-fotografo!) anche bello, ma ho fatto anche un sacco di mezzi disastri, e non sempre le cose mi riescono come vorrei e soprattutto, rispetto ad altri food-bloggers che amo, a me manca un po' la fantasia. Sono più che altro una buona esecutrice di ricette a cui mi piace aggiungere qualche cosa di mio se posso. Ma nonostante questo, so di essere cresciuta tantissimo nello spazio di pochi mesi grazie al blog (guardate le prime ricette che pubblicavo...e le prime foto...brrrrr) e vedo tante persone, ogni giorno di più, che mi seguono con assiduità e affetto. Questo vuol dire che il mio blog dà loro qualcosa... Magari è venuto fuori diverso da come me lo immaginavo eppure è una mia creatura, che "parla" un po' di "me" e che tanti hanno deciso di seguire.

Infine il premio di Claudia; che vuol dire che, tra tutti i blog che ci sono, il mio le dà quel qualcosa in più; ha scelto proprio il mio, ha scelto proprio...me!!

Adesso, la dura scelta tocca a me; ci ho pensato a lungo. Ci sono tantissimi blog che seguo quotidianamente, e tanti altri che vorrei aver il tempo di seguire; ce ne sono tantissimi in cui scambio chiacchiere ed opinioni con i padroni di casa; insomma, è difficile sceglierne dieci, perciò, proprio nello spirito dell'iniziativa, premettendo che ce ne sono molti di più che adoro, sceglierò proprio quelli che per me sono davvero "speciali". Per tutti vale una caratteristica in comune: le foto; si vedono tante belle foto nei nostri blog, ma le loro, secondo me, sono più che belle foto, sono foto che "parlano", che trasmettono qualcosa; sono uno step più in alto.

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venerdì 25 gennaio 2008

Brioche dell'angelo

"Babbo Natale" mi ha potato la tanto desiderata planetaria, e mica una qualsiasi, il Kenwood Chef Titanium, perciò mi sa che tra un po' sentirete spesso parlare di brioches ed impasti lievitati....
Questo è stato il mio primo esperimento con la pasta da brioche e, in generale, con l'impastatrice nuova (ma adesso ci faccio proprio tutto, anche quello che prima facevo a mano...sto diventando pigra!!) ed è andato tutto come doveva! La brioche è venuta soffice ed è rimasta tale per un'intera settimana (chiusa in un sacchetto di plastica, di quelli per surgelare); forse me la sarei aspettata più profumata, ma l'essenza di mandorla non si sentiva più tanto a fine cottura. E' deliziosa da inzuppare nel cappuccino/tè/caffè/caffe e latte, o spalmata con la marmellata. Ho apprezzato questa ricetta anche perchè è molto leggera, infatti contiene poco burro rispetto alla media delle brioches (specie quelle francesi).

La ricetta è tratta dal Dizionario Enciclopedico de La Cucina Italiana che sta uscendo in questo periodo in edicola; in particolare, si trova alla lettera "B", nel secondo volume.

brioche dell'angelo

La ricetta prevedeva l'uso di mandorle a lamelle, ma io non avendole le ho sostituite con delle mandorle triturate grossolanamente.

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sabato 19 gennaio 2008

Soup a l'Oignon

Ovvero tutto quel che è sopravvissuto di una cena francese....o meglio delle foto di una cena francese! Tempo fa abbiamo organizzato una cena con un menù interamente ispirato alla Francia, che prevedeva: soup a l'oignon, fondue bourguignonne con varie salsine e crepes suzettes. Abbiamo anche scattato delle foto, ma a causa della luce davvero scarsa, quasi un lume di candela, sono riuscite malissimo e le uniche che siano venute (e anche piuttosto male...) sono quelle della zuppa che tra poco vedrete.
Riguardo al resto della cena, devo ammettere che fare la fonduta con gli amici è insolito e divertente; il fatto di essere attivamente coinvolti nella preparazione del proprio pasto, mettendo a cuocere i pezzetti di carne, scegliendo le salsette, e i vari "passami le patate", "ma vuoi solo quelle bollite?", "togli la tua forchettina dal mio pezzo di carne!", e "ma no! la numero due era la miaaa!", conferiscono un'atmosfera particolare alla cena, molto....non so come dire, conviviale credo sia la parola esatta!

soup a l'oignon

La ricetta per la zuppa l'ho trovata su Giallozafferano, dove ho scoperto che, a quanto pare, la famosa zuppa sia nata come piatto tradizionale toscano del '500, e che fu Caterina De' Medici a portarla in Francia, dove fu trasformata nella celeberrima "soup a l'oignon".

AGGIORNAMENTO: non l'avevo scritto perchè questo post era pronto da tempo in attesa di pubblicazione, ma mi sembra doveroso scrivere che...venerdì ho conosciuto Bian!!!! E' stato proprio piacevole, lei poi è un tesoro, forse un pochino diversa da come l'immaginavo ma è stata una sorpresa piacevole! E' stato bello incontrare un'altra spentolatrice, e dare un volto ad un personaggio virtuale per me così importante (il primo food-blog che ho scoperto e al quale mi sono ispirata...mica roba da poco! immaginate che onore??? :-D)! Chissà, magari ci ritroveremo a far la spesa insieme, ad andare a caccia di ingredienti strani... :-D

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lunedì 14 gennaio 2008

Pasticcio di paccheri...e pasticci natalizi

E ultimi, tardivi, strascichi di Natale...ovvero, la mia tavola delle feste, che avrei voluto mostrarvi per tempo e che invece vi faccio vedere solo adesso.
Lo sformato di paccheri fa parte del menù di una cena (rivelatasi purtroppo, fatta eccezione per questo sformato, del tutto disastrosa!!!) che abbiamo dato per un'amica torinese in prossimità del Natale. Il menù era ispirato quasi interamente dal numero di dicembre de "la Cucina Italiana". Come vi ho scritto poc'anzi, non vedrete altro di questa cena, perchè purtroppo è stata una di quelle serate dominate dalla legge di Murphy, secondo cui se qualcosa può andare storto, lo farà. E infatti, l'antipasto, un soufflè di zucca, si è sgonfiato nel tentativo di uscirlo dagli stampini usa e getta (e lo so che i soufflè non si sformano, ma io non avevo stampi in ceramica e dopo tanta fatica per adornare la tavola non volevo servirli negli stampini domo-pack!); il primo era questo qui, che era buono, ma non abbastanza caldo; ho calcolato male i tempi e per il secondo gli ospiti hanno aspettato un'eternità (perdonami Ale!!!); alla fine mi sono dovuta arrendere e l'ho servito prima che fosse gratinato a dovere -trattavasi di un filetto di maiale lardellato con pancetta e filetti di mandorla, che andava cotto in una sorta di cartoccio di carta forno, dal quale è uscito praticamente bollito, non certo croccante come appariva nella foto della rivista, per cui poi l'ho passato al grill...non abbastanza a lungo però! Sul dolce stendiamo un velo pietoso, doveva essere una mousse al cioccolato bianco e frutti di bosco, su una base di frolla al cioccolato e mandorle, frolla che è venuta pietrificata, dopo aver minacciato di sciogliersi nel forno..........
Beh, insomma, spero che a volte capiti anche a voi di combinare disastri, a me quella sera ne son capitate di tutti i colori e alla fine non sapete come mi sentivo depressa....ma alla fine ho deciso di raccontarvelo, per farci quattro risate! :-P

Adesso torniamo ai paccheri...

pasticcio di paccheri

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venerdì 11 gennaio 2008

Spiedini rustici con salsiccia

Se adesso vedeste casa mia pensereste che ci siano entrati i ladri, o che abbia subito una perquisizione della polizia! Ovunque regna il caos e io e mio marito cominciamo a pensare di voler spazzare via tutto invece di mettere in ordine! Ci sono i bucati da lavare, quelli da stirare, i regali da distribuire, i regali di Natale più ingombranti da collocare (siamo partiti la notte del 24 e quindi sono rimasti lì), vestiti smessi da portare negli appositi contenitori, l'albero di Natale che oscura la luce del soggiorno, occupando metà del piccolissimo balcone, il nuovo set fotografico (acquistato per le foto del blog!) montato a metà in attesa del suo destino, lo scatolone della planetaria nuova che attende di essere buttato/conservato......e su tutto questo è depositato uno spesso e vergognoso strato di polvere! Ma il lavoro per ora incombe ed il tempo (ma anche e soprattutto la voglia) di mettere ordine manca....
Tutto questo per dirvi che il racconto della vacanza e le foto si faranno attendere ancora un po'; nel frattempo godetevi questa ricettina.

Come dite?? Che le feste sono finite e dovremmo mangiare un po' leggeri? Lo so, Avete ragione, ma questi li ho cucinati durante le feste ma non ho avuto modo di postarli prima. Al massimo ve li segnate per le prossime occasioni mangerecce! Realizzati in porzione ridotta possono servire come antipasto sfizioso o come finger-food per cene in piedi. Insomma, leggeri leggeri non sono, ma sono talmente buoni che non potevo mostrarveli! dovrebbe essere una specie di antipasto/secondo ma per noi è stato un piatto unico!
La ricetta è tratta dal numero di dicembre de "La cucina italiana", io ho aggiunto i peperoni ed ho utilizzato una polenta di quelle rapide, mentre la ricetta consigliava di usare una di quelle dalla cottura lenta. Inoltre, ho cotto la salsiccia in forno, anzichè in padella.

spiedini polenta e salsiccia

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martedì 8 gennaio 2008

Vanillakipferl e Cantucci al cioccolato e nocciole

Premessa:
Lo so che aspettate i racconti del mio viaggio e magari qualche foto (sono stata in un paio di ristorantini deliziosi, niente male per essere in America...), ma ci vorrà un po' per raccogliere le idee e il materiale, perciò intanto posto qualcuna delle ricette che avevo arretrate, tra cui le ultime in tema più o meno natalizio, benchè sia già troppo tardi!

Comincio con questi biscotti, che hanno concluso la prima fase della mia "biscottite" (ma aspettatevene una seconda assai presto....adesso sfodero le mie nuove armi pesanti: "Il libro d'oro dei biscotti" e...udite udite LA MIA NUOVA PLANETARIA!!!) e che ho preparato in occasione del brindisi annuale presso il mio studio, con i colleghi (i quali parrebbero aver parecchio gradito...).

vanilla_e_cantucci

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