Ricetta di Donna Hay, dal libro Classici Moderni vol. 2.
Oggi è il 14 febbraio. La cosa è rimarchevole, dal mio punto di vista, non perché sia San Valentino, quanto piuttosto perché siamo già a metà febbraio; vale a dire che è passato già un mese e mezzo dall’arrivo di M. e che molto, troppo, presto dovrò organizzarmi per tornare a lavoro. L’idea mi deprime. Intendiamoci, io amo il mio lavoro e, benché adori passare del tempo con mia figlia, non ho mai pensato di fare la mamma a tempo pieno. Solo, mi sembra davvero troppo, ma troppo presto per ritornare alla mia vita di sempre e lasciare M. a qualcun altro!!! Purtroppo, però, in quanto libera professionista non posso permettermi il lusso di assentarmi dal lavoro per tre mesi interi, o magari di più, e non solo per ragioni economiche.
La cosa più strana è che non mi aspettavo che fare la mamma e la casalinga mi piacesse tanto! Abituata ad una vita iper attiva, quando sono tornata a casa con la bimba ero convinta che mi sarei annoiata presto, o che i famigerati primi mesi di vita di M. (mesi che tutti mi descrivevano come devastanti, benché, per carità, bellissimi) mi avrebbero fatto desiderare di tornare a lavoro.
Ed invece, io non mi sento affatto stanca, anzi, sto vivendo questi giorni come una splendida vacanza. Cucino dolci, ho del tempo per me e mi godo mia figlia. L’unica cosa che mi secca è il freddo, che mi impedisce di andare in giro con M. tanto quanto vorrei.
Capite bene perché non abbia la minima voglia di tornare a lavorare! Mi sento come un bambino all’approssimarsi della fine delle vacanze estive!
Va beh, torniamo alla cheesecake. E’ già la terza ricetta provata da questo libro ed è il terzo successo. Entusiasta delle precedenti ricette che avevo sperimentato, ho deciso di abbandonare la mia solita ricetta di cheesecake (che trovate qui) e di affidarmi, ancora una volta, a Donna Hay.
Mi incuriosiva soprattutto la presenza della ricotta in una ricetta di cheesecake definita dall’autrice “classica”; secondo la mia esperienza, infatti, le classiche cheesecake sono preparate con il Philadelphia e/o la panna acida!
Ebbene, classica o no, questa cheesecake, grazie alla ricotta, che rende il gusto più…”morbido”, è piaciuta proprio a tutti, sia agli appassionati delle cheesecakes, sia a chi, come mio marito, proprio non l’avevano mai gradita.

Con questa ricetta partecipo al contest "The Foodbook - il libro è servito" di Polvere di Peperoncino in collaborazione con Bibliotheca Culinaria.
Ingredienti (per uno stampo da 24 cm di diametro)
per la base
110 g di biscotti secchi (per me i Digestive, e ne ho messi 150 g)
75 g di farina di mandorle
60 g di burro fuso
per il ripieno
1 cucchiaio e mezzo di maizena
1 cucchiaio e mezzo di acqua (ne ho messi 3)
330 g di philadelphia
460 g di ricotta (per me di pecora)
4 uova
330 g di zucchero
1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata finemente
60 ml di succo di limone (per me 50 ml)
Preparazione
Preparate la base. Rivestite uno stampo a cerniera con carta forno, bagnata e strizzata per farla aderire meglio alle pareti della tortiera. Tritate finemente i biscotti nel mixer, unitevi la farina di mandorle ed il burro fuso e mescolate per amalgamare il tutto. Rivestite con questo composto il fondo della tortiera, schiacciando con il dorso di un cucchiaio o con le mani per livellarlo bene. Mettete lo stampo in frigorifero.
Scaldate il forno a 160°. Mescolate la maizena con l’acqua; otterrete un composto liscio e “colloso”. Secondo me con solo un cucchiaio e mezzo d’acqua risultava eccessivamente denso e, temendo che non si amalgamasse alla crema, ho aggiunto altra acqua (in totale ne ho usati circa 3 cucchiai). Frullate il formaggio morbido nel mixer (io ho usato la frusta a K del Kenwood) per un paio di minuti, unite la ricotta e seguitate a frullare fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso. Aggiungete il composto di maizena ed acqua, le uova, lo zucchero, il succo e la scorza del limone e continuate a frullare finché il composto è perfettamente liscio. Versatelo sulla base di biscotti, livellate bene e cuocete per un’ora e 10 minuti o fino a quando la crema si sarà rassodata. Per maggior sicurezza, potete fare la prova stecchino in un angolino (perché rimane il buco!); dovrà uscire pulito, non appiccicoso. Sfornate e lasciate raffreddare nello stampo. Raffreddando, il dolce si “siederà” al centro. Tranquilli, è normale, persino nella foto del libro appare così. Una volta fredda, mettete la cheesecake in frigo fino al momento di servirla. Servitela ricoperta da una salsa a vostra scelta (cioccolato, come nella foto, caramello o frutti di bosco).
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