Oggi avevo deciso di non cucinare, ma poi mi sono lasciata sedurre dal commento di "La cucina italiana" a proposito della cottura al cartoccio: "Pratici, veloci, pulitissimi, gustosi e nutrizionalmente irreprensibili, i cartocci sono un metodo di cottura rapidissimo e che richiede davvero poco impegno". Il commento proseguiva dicendo che "si butta il cartoccio e non si lava né il forno né il piatto, che saranno ancora perfettamente puliti e lindi dopo l’operazione. In questo modo anche il cuoco più pigro del mondo potrà assaporare un piatto caldo e saporito senza timore di dover perdere tempo ed energie". Arrivata alla notizia che dopo non era necessario lavare nulla, ho deciso: dovevo provare. In realtà, un po' la teglia si sporca, ma in compenso il forno no e l'odore del pesce non si spande in tutta la cucina, resta racchiuso dentro il cartoccio.
Io ho scelto la ricetta del dentice al cartoccio (una delle più semplici) alla quale ho aggiunto il rosmarino e l'alloro freschi, che sul pesce mi piacciono molto, e il pomodorino secco, che da un buon sapore (ma che avevo scordato di mettere e così ho infilato di fretta, tutto intero, da una fessura!).
Ingredienti (per le solite 2 persone):
2 saraghi sfilettati
2 pomodori tondi
2 pomodori secchi
2 rametti di rosmarino fresco
alcune foglie di alloro
qualche fettina di limone privata della buccia
olio, sale e pepe
Preparazione:
Andate dal vostro pescivendolo di fiducia e comprate 2 bei saraghi/dentici/spigole...insomma quello che vi pare, purchè siano pesci a carne bianca; devono essere più grandi di quelli che prendereste normalmente per 2 persone, perchè sfilettando il pesce se ne perde un bel po'. Quindi, a meno che non siate cuochi provetti, chiedetegli (al limite imploratelo) di squamarli e sfilettarli e tornatevene a casa consapevoli di aver risparmiato un sacco di fatica. In alternativa, preparatevi ad una dura lotta con i pesci (che cercheranno di bucarvi le dita con le lische e di accecarvi con le "squame volanti") per ricavare qualcosa che assomiglia più a una tartarre che ad un filetto e, alla fine, armatevi di lente di ingrandimento per rimuovere le squame che saranno finite in posti insospettabili....tra qualche mese, aprendo lo stipetto quello in alto, che non usate mai, ne troverete 2 o 3 pietrificate proprio sotto la maniglia...
Quando finalmente (in un modo o nell'altro) avrete ottenuto i vostri filetti, la preparazione è velocissima, diciamo 10 minuti più la cottura.
Accendete il forno a 180°.
Occorre preparare un cartoccio per ogni commensale, quindi ripetete la procedura che vi descrivo per i filetti del secondo pesce. Prendete un foglio di carta-forno piuttosto grande -dovete poter chiudere bene il cartoccio- poggiatevi i filetti di pesce, salate e pepate, aggiungete qualche filetto di pomodoro spellato e privato dei semi, un pomodorino secco TAGLIATO A PEZZETTI (non come il mio!), delle fettine di limone private della buccia, un bel rametto di rosmarino fresco, un paio di foglie d'alloro e un filo d'olio e.v.o.
Chiudete ben bene i cartocci, sia sopra che di lato, poneteli sulla placca del forno ed infornateli a 180° per 15 minuti.
Mettete i cartocci nei piatti ed apriteli facendo attenzione a non scottarvi. Annusate il profumo e mangiate senza sensi di colpa per la linea (finalmente!) .
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