sabato 27 dicembre 2008

Biscotti Regina o "Reginella"

Le "reginelle", o biscotti regina sono dei biscottini tipici delle mie parti, fatti da una pasta tipo frolla, molto croccante, e ricoperti di semi di sesamo, il cosiddetto "cimino". Desideravo da tempo prepararli, ma non trovavo la ricetta, finché, quando ho espresso sul blog il desiderio di averla, è intervenuta Cristina, del forum e-cucinando.it, che me l'ha subito inviata!
Poichè sono i biscotti preferiti da mio marito, da mio suocero e dalla mia collega P., ho deciso di prepararli in occasione del piccolo brindisi pre-natalizio che abbiamo fatto in studio. Sono riusciti benissimo e il sapore è proprio quello dei biscotti che qui si trovano in qualsiasi panificio. Persino io mio iper critico marito li ha definiti assolutamente perfetti!
In meno di una settimana, li ho già rifatti tre volte! Finiscono in un batter d'occhio!! Inoltre, hanno il pregio di conseravarsi perfettamente freschi e fragranti davvero a lungo, se chiusi in una scatola di latta  o in un vaso di vetro. Ancora dopo due settimane sembravano appena sfornati; di più non sono mai sopravvissuti...
Non smetterò mai di ringraziare Cristina per la ricetta. Quelli che lei ha realizzato  potete ammirarli qui. Questi, invece, sono i miei.

Reginelle_s

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venerdì 19 dicembre 2008

Pastine di mandorla

Visto che siamo sotto Natale, vi sto per proporre una carrellata di biscotti. Probabilmente, giungo in ritardo per fornire idee a chi desiderava utilizzare i biscotti come dono natalizio, ma sono ancora in tempo per mostrarvi qualche piccola dolcezza da offrire ai vostri ospiti durante le prossime feste.

Queste pastine di mandorla sono molto diffuse in Sicilia e si trovano nelle le fogge più diverse: oltre a queste classiche, con la mandorla al centro (a onor del vero andrebbe spellata, ma non me la sentivo proprio di sbollentare-pelare-tostare....), si trovano con la scorza di arancia candita (rotonda), con la ciliegina e con il cedro. Poi ci sono le varianti "rotolate" nello zucchero a velo, nei pinoli, nella granella di pistacchi...insomma ce n'è per tutti i gusti. Sempre per essere sincera, questi con la mandorla (o arancia, o cedro) di solito sono formati con l'ausilio della tasca da pasticcere con la bocchetta a stella, in modo da ottenere delle piccole "roselline". Io andavo piuttosto di fretta e li ho modellati semplicemente con un cucchiaino!
Se amate i dolci con le mandorle vi piaceranno ed hanno l'ulteriore vantaggio di servire per smaltire gli albumi e di prepararsi in poco tempo...se non si conta il riposo.

Si conservano bene per alcuni giorni, quindi potete prepararne una bella scorta da offrire a fine pasto, magari con un bicchierino di Passito di Pantelleria (come suggerisce la foto...), oppure con il caffè.

paste_di_mandorla_s

Un piccolo avvertimento: le dosi della farina e dello zucchero cambiano in base alla grandezza degli albumi, quindi dovrete regolarvi un po' ad occhio. Per esser certi di non sbilanciare la proporzione tra gli ingredienti, vi consiglio di unire lo zucchero e la farina di mandorle a cucchiaiate, e non tutte in una volta.

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domenica 14 dicembre 2008

"Scon-tortine" al limone e uvetta

Che cosa mai sarà una "scon-tortina", vi starete chiedendo?? Beh adesso ve lo spiego. La ricetta di questi dolcetti è tratta dal mio ormai solito Libro d'oro dei biscotti, ove è intitolata "tortine al limone e uva passa". Dato che l'accostamento limone e uvetta, unito ad una buona tazza di tè fumante (un Lady Gray, per l'occasione, ma potrei offrirvi anche un classico Earl Grey ed un tè nero cinese) mi intrigava, ho deciso di provarle. Dalla lettura della preparazione e dalla foto, avevo creduto si trattasse di dolcetti morbidi, tipo muffins per intenderci, solo un po' meno soffici. Durante la preparazione, però, mi sono resa conto che il risultato era molto diverso, perchè stavo ottenendo una pasta consistente e compatta, da stendere tipo frolla per intenderci; se avessi proseguito lasciando la ricetta invariata, credo avrei ottenuto qualcosa di simile agli scones, ma io avevo in mente delle tortine più morbide, pertanto, mi sono trovata a fare delle correzioni dell'ultim'ora alla ricetta, per cercare di rendere più soffice l'impasto (peraltro, la ricetta precisava di distribuire la pastella a cucchiaiate sulla teglia, ma l'impasto che stava venendo fuori non avrebbe potuto mai essere distribuito a cucchiaiate!).

Ne sono venuti fuori dei dolcetti profumatissimi, molto morbidi appena sfornati, ancora morbidi tiepidi, come li abbiamo mangiati noi, ma che l'indomani erano diventati decisamente più sodi, benchè ancora ottimi se consumati generosamente spalmati di marmellata (di albicocche, per me). La consistenza mi ha ricordato vagamente quella degli scones (benchè li abbia mangiati solo una volta, in Scozia) ma, mentre gli scones si ritagliano come dei biscotti, da un impasto sodo, questi sono stati distribuiti a cucchiaiate nei pirottini da muffins e sono qualcosa che sta a metà tra uno scone e una tortina. Da qui la decisione di battezzare  questi dolcetti "scon-tortine"!

Scones-Tortine limone e uvetta_s

Con questa ricetta vorrei aderire, sia pur tardivamente, all'Afternoon tea award, di Twostella, de Il giardino dei ciliegi, che è stata così gentile da decidere di continuare ad aggiornare il blog dedicato all'evento, benchè siano decorsi i termini per la "gara" che aveva indetto. Si tratta di proporre un dolce o un menù da gustare per un tipico tè delle cinque inglese, scegliendo anche, se non ricordo male, un libro di cui parlare ed un sottofondo musicale.

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domenica 7 dicembre 2008

Rotolini di pollo al profumo di whisky

Questa ricetta è liberamente ispirata ad una ricetta del libro Arrosto di Sonia Stevenson, di cui vi ho già parlato in altre occasioni. Dico che è liberamente ispirata perchè ho modificato un bel po' la ricetta, a cominciare dalla carne utilizzata: era previsto il petto di fagiano, io ho usato un più comune petto di pollo; non è proprio la stessa cosa, ma a volte bisogna saper improvvisare. Inoltre, ho decisamente ridotto le quantità di burro e di brodo utilizzate, per cercare di alleggerire la ricetta, che già di per sè non è propriamente dietetica!

Li ho preparati un bel po' di tempo fa, subito dopo la zuppa di ceci, e purtroppo non ho appuntato bene le dosi degli ingredienti che ho aggiunto io. Spero, comunque, di non essere troppo approssimativa.

AGGIORNAMENTO: Dopo il gentile invito di Val, del Blog "Nella botte piccola...", ho deciso di partecipare con questa ricetta alla sua sfida "Un soave Natale". E' stata una decisione un po' difficile, perchè si trattava di scegliere una ricetta che esprima in qualche modo l'atmosfera natalizia e se ci avessi pensato di più forse avrei potuto trovare una ricetta più adatta; ma in fondo nella mia famiglia non c'è mai stata una precisa tradizione culinaria dedicata al Natale (salvo, forse, per i tortellini in brodo), per cui abbiamo sempre dato spazio alla creatività.
E questo piatto, così elaborato e ricco di profumi e colori trovo che sia adatto anche ad una bella tavola natalizia. Peraltro, le salse ai frutti di bosco fanno parte integrante della tradizione anglosassone delle feste, accompagnando le carni nei pranzi importanti, quindi diciamo che la mia ricetta è adatta ad un pranzo natalizio con una certa vena di "internazionalità"! L'abbinamento enologico con uno dei vini della Balestri Valda non mi arrischio a farlo, perchè il piatto è complesso ed io non mi intendo abbastanza di vini da saperlo fare!

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NOTA: volevo etichettare questa ricetta come gluten free, perchè ho letto che recentemente il whisky scozzese single malt è stato riabilitato e inserito tra i prodotti consentiti ai celiaci, ma poi ho visto che le opinioni sui siti specializzati sono discordi, quindi ho preferito non rischiare; inoltre, certi elenchi di alimenti proibiti, includono anche l'aceto di mele, che compare nella ricetta. Insomma, diciamo che potenzialmente questa è una ricetta gluten free, ma i celiaci (o chi vuole cucinare per loro) faranno bene a controllare attentamente se gli ingredienti elencati siano loro consentiti. Per evitare problemi suggerirei di utilizzare dell'aceto di vino bianco, al posto dell'aceto di mele, e del brandy al posto del whisky. Ma per avere informazioni sicure sull'utilizzabilità di questi due prodotti, chiedo lumi a chi ne sa più di me sulla celiachia!

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