domenica 29 settembre 2013

La torta rustica di Milena

Ricordate il cartone della Disney, Ratatouille? Il principio base del film, che fungeva da ispirazione al topolino (ehm…ratto a dire il vero) aspirante chef era che “chiunque può cucinare”.
Lo credo anche io. Con i libri giusti, o le ricette giuste, qualche attrezzo e un po’ di pazienza chiunque può realizzare piatti buoni da gustare e magari anche belli da vedere.
E adesso, grazie alle meraviglie della rete, chiunque può pure “foodbloggare”, se ne ha voglia. 
Insomma, il bello della rete è che offre a tutti gli strumenti per aprire uno spazio, un blog. Non serve essere bravi per avere un foodblog. Molti non ci credono, ma è così. Bastano tanta passione ed un po’ di faccia tosta ed anche un cuoco mediocre può avere il proprio spazio di condivisione. Che ti offre anche la possibilità di confrontarti con altri più bravi di te, di imparare e migliorare grazie all’esempio di tanti appassionati e professionisti che popolano la rete.
Chiunque può avere un foodblog. La bravura dell’autore (non solo a cucinare e fare foto, ma anche a raccontare, insegnare, intrattenere…) ne decreta il maggiore o minore successo.
Quando è nato questo blog sapevo a malapena cucinare, le foto erano “improvvisate” e prive di tecnica, insomma il blog era sinceramente brutto, eppure, quando trovavo il coraggio di raccontare in giro del mio blog, tutti pensavano che fossi bravissima! In verità, il mio spazio al principio era davvero pessimo; ma poi, proprio grazie al blog e a tutto quello che ruota attorno a questo mondo, ho imparato tanto, sono cresciuta e alla fine mi sono ritagliata la mia fettina di pubblico.
A dirla tutta, grazie a Silvana, del blog Uvaromatica, ho anche collaborato alla pubblicazione di questo libro, “In cucin@ Appunti e ricette”.
Poi ho abbandonato questo spazio per un bel po’. Perché ad un tratto ho iniziato a chiedermi se davvero valesse la pena continuare.
Non sono una che inventa ricette originali, mi limito più che altro a sperimentare ed, eventualmente, rivisitare le ricette di altri. Magari ci metto del mio, ma l’ispirazione viene molto spesso da altri. Guardando il mio archivio, vedevo “la torta di…”, “la pasta di…”. Ho iniziato a sentirmi un po’ un’usurpatrice. Così ho smesso, in parte anche perché, in fondo, non avevo più tanta voglia di fare “cucina da blog”.
Adesso, però, mi è tornata una voglia matta di cucinare, cercare ricette, comprare libri, impiattare, fotografare, assaggiare, insomma di fare tutte quelle cose che, per me, sono legate al foodblog. Perché, pur non essendo un tipo particolarmente “social” (non uso facebook, twitter, pinterest…,Instagram lo  uso ma il mio album è privato), un certo tipo di cucina per me ha senso e mi dà soddisfazione solo se è destinato ad essere pubblicato. Che posso farci? Mi piace mettere in mostra il mio talento (per poco che possa essere). E così eccomi di nuovo. Anche se dovessi avere soltanto due o tre lettori credo proprio resterò qui. Cucino, dunque bloggo!!!

A proposito di ricette altrui, ecco la mia versione della torta rustica di Milena, del blog Una finestra di fronte. La “pasta  matta” è stata una scoperta fantastica! Facile e veloce, è decisamente più pratica della pasta brisè o della frolla. Una mia cara amica la utilizza anche per preparare la focaccia con lo stracchino. Le patate lesse nel ripieno sono un’idea geniale. Assorbono l’eccessiva umidità di altri ingredienti e consentono di ottenere una pasta croccante; e naturalmente sono buonissime!

torta rustica_s

Ingredienti

per la pasta matta
200 g di semola di grano duro
50 g di farina 00
50 g di farina semi-integrale “petra 1”
3 cucchiai di olio
135 g di acqua
1 presa di sale

per il ripieno
4 patate medie
2 zucchine
mezza cipolla rossa
mezzo spicchio d’aglio
mezzo bicchiere di vino bianco
100 g circa di speck
100 g circa di scamorza affumicata

Preparazione

Per questa ricetta conviene lessare le patate un po’ in anticipo, in modo che siano fredde al momento di comporre la torta. Mettete le patate lavate ma non sbucciate in una pentola, copritele con abbondante acqua fredda, unite sale grosso e fate cuocere per una mezz’ora o fin quando le patate saranno tenere. Scolatele, lasciatele intiepidire quel tanto che basta per non scottarvi, quindi pelatele e schiacciatele nello schiacciapatate. Mettetele da parte (possibilmente non in frigo).
Preparate la pasta matta. Mettete la farina nella ciotola (io uso sempre l’impastatrice, la mia è il Kenwood chef major), unite l’olio, il sale ed iniziate ad impastare versando l’acqua (che non va scaldata) poco a poco. Impastate con energia, fino ad ottenere una pasta soda ma elastica e vellutata. Avvolgetela nella pellicola e fatela riposare in luogo riparato (non in frigo!).
Grattugiate le zucchine in una grattugia a fori larghi e fatele saltare in padella con la cipolla tritata e l’aglio intero; salate molto poco, sfumate con il vino bianco e portate a cottura; alla fine aggiungete le patate ed amalgamate il tutto. Lasciate raffreddare.
Dividete la pasta in due parti, una leggermente più grande dell’altra. Stendete quella più grande su un piano ben spolverato di semola fino ad ottenere un disco molto molto sottile. Se vi pare che stia attaccandosi alla spianatoia, aggiungete altra semola. Adagiate il disco in una teglia ben unta di olio, ma senza carta forno (vedrete che il risultato sarà migliore) e stendetevi sopra il ripieno di patate e zucchine, lasciando un bordo bello largo tutto intorno. Adagiate lo speck e la scamorza tagliata a fettine sottili sulle verdure. Stendete ora il secondo disco di pasta, lasciandolo leggermente più piccolo del primo, in modo che il bordo del disco inferiore sporga rispetto al disco superiore e coprite il ripieno. Chiudete piegando il bordo del disco inferiore su quello superiore, avvolgendo stretto per sigillare. Praticate dei fori lungo il bordo, diciamo quattro o cinque, ed uno al centro.
Infornate nel forno caldo, modalità statica, temperatura 200° circa (la mia amica la cuoce a 250° per meno tempo, non ho provato ma in effetti a 200° impiega davvero tanto a cuocere). Dopo circa 15 minuti, spennellate abbondantemente la superficie con olio d’oliva. Cuocete per almeno 30 minuti, o fino a che la vostra torta salata sarà croccante e ben dorata. Servite calda o tiepida.
Con queste dosi, stendendo la pasta molto sottile io ho ottenuto una focaccia bella grande usando la mia teglia da pizza (40 x 40) e sarebbe bastata tranquillamente per tre o quattro persone (noi eravamo in due ed affamati, ma ne è avanzata poco meno di metà).

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domenica 22 settembre 2013

Patatas Bravas (o almeno credo!)

Ed ecco la terza ed ultima ricetta.

Benché sia stata due volte in Spagna ed abbia assaggiato le tapas, ossia i tipici stuzzichini caldi e freddi serviti con l’aperitivo, non ricordo se le patatas bravas assomigliassero a queste. Ma che siano “bravas” o meno, queste patate sono squisite.
Servite dentro una ciotolina ed infilzate con uno stecchino, sono perfette come aperitivo (secondo me, però, devono essere servite calde!). Ma se le proponete accanto ad una semplicissima fetta di carne o pollo alla griglia, trasformano un secondo banale in un piatto sorprendente.  In più, sono facilissime da preparare. Difetti? Ok, sono un tantino fritte…
La ricetta l’ho trovata su GialloZafferano. Io, però, ho scelto di prepararle nel wok ed, inoltre, ho raddoppiato le dosi della salsina, perché la quantità proposta era davvero insufficiente per un chilo di patate.

La foto, ancora una volta, è ritoccata con Instagram.

patatas bravas copia

Ingredienti:

1 chilo di patate
2 cucchiai di olio
sale e pepe nero macinato al momento

per la salsa:
2 cucchiai di aceto di vino
2 cucchiai di passata di pomodoro, meglio se densa (fatta in casa, ovviamente!)
10 g di paprika dolce
1 punta di cucchiaino di peperoncino (aumentabile a piacere)

Preparazione

Sbucciate le patate, lavatele, asciugatele bene e tagliatele a tocchetti, né troppo grossi, o non cuoceranno bene, né troppo piccoli, o si romperanno cuocendo.
Scaldate 2 cucchiai di olio nel wok e friggetevi le patate a fuoco vivace per 5 minuti. Pepate, coprite il wok con un coperchio, abbassate la fiamma e proseguite la cottura per 10 minuti, mescolando spesso ma molto delicatamente. Dovete assolutamente evitare di rompere le patate (è fondamentale anche la qualità della patata). A questo punto, salate le patate e cuocete per altri dieci minuti circa (in tutto, quindi, 5 minuti di frittura e 20 minuti a fuoco medio coperto).

Mentre le patate cuociono, mescolate in una ciotolina gli ingredienti per la salsa: la passata di pomodoro, l’aceto, la paprika e il peperoncino.

Quando le patate saranno cotte, senza toglierle dal fuoco, unite la salsina, alzate la fiamma e cuocete scoperto per uno o due minuti, in modo che le patate assorbano il condimento. Servite calde.

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Frollini al mais con marmellata

Ecco la seconda delle ricette che vi avevo fatto vedere in questo post. Sono dei biscottini delicati, con un tocco particolare dato dalla farina di mais (usatene una macinata molto fine, quella denominata “fioretto”).
Mi piace la frolla con l’aggiunta della farina di mais, a mio parere ne migliora molto la consistenza, la stabilità in cottura (i biscotti non perdono mai la forma) e la croccantezza.
L’ho scoperta grazie alla ricetta di pasta frolla di Claudio Sadler, pubblicata nel libro “Menù per quattro stagioni”. Una volta constatata l’ottima resa del mix, mi sono lanciata in varie sperimentazioni, aumentando gradualmente la percentuale di farina di mais rispetto a quella di farina bianca, e non sono mai rimasta delusa. Vi consiglio di provarla. Il prossimo tentativo cui sto pensando è mescolare farina di farro e farina di mais, omettendo del tutto la farina 00.

La foto è ancora una volta ritoccata con Instagram.

2) Frollini al mais con marmellata:

biscotti marmellatacopia_thumb[6] 

Ingredienti

150 g di farina 00
100 g di farina di mais tipo “fioretto”
125 g burro freddo
70 g zucchero a velo
1 tuorlo
1 pizzico di lievito (facoltativo)
vaniglia q.b.
2-3 cucchiai di latte freddo

per farcire:

marmellata a piacere (per me mirtilli di bosco, Rigoni di Asiago)

Preparazione

Mettete nella ciotola (per me quella dell’impastatrice) la farina 00, la farina di mais, la vaniglia, il lievito (potete anche non metterlo, l’importante, se lo usate, è usarne poco…troppo farebbe gonfiare i biscotti che perderebbero la forma) ed il burro freddo a cubetti. Lavorate velocemente fino ad ottenere un composto bricioloso (briciole piccole, mi raccomando). Unite lo zucchero a velo e mescolare velocemente. Aggiungete il tuorlo e tanto latte quanto occorrerà per ottenere un composto sodo. Avvolgete la frolla nella pellicola e mettetela in frigo per un paio d’ore.
Trascorso questo tempo, stendete la frolla sottile e ritagliate i biscotti, lasciandone metà “pieni” e forando l’altra metà al centro (io ho usato questo stampo con il cuoricino al centro, ma vanno bene anche due stampi tondi di diverso diametro). Disponeteli su delle teglie rivestite di carta forno ed infornateli.
Cuoceteli in forno già caldo, a 180° per circa 15-20 minuti (dipende dal forno). In ogni caso, considerate che non devono scurirsi troppo, ma diventare croccanti.
Sfornateli e, una volta freddi, farciteli con la marmellata accoppiandoli a due a due. Dato che lo zucchero a velo rende la frolla piuttosto dolce, vi suggerisco una marmellata acidula. Io uso quella di mirtilli di bosco  della Rigoni di Asiago.

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Baiocchi (ricetta del blog Fragola e Limone)

Visto che alcuni di voi, vecchi affezionati followers, o new entries, hanno mostrato interesse per la mia inattesa incursione nella blogosfera. Visto che mi avete dato un così caloroso benvenuto (chi avrebbe mai detto che qualcuno si sarebbe preso la briga di venire a vedere cosa ci fosse di nuovo nel mio blog?). Visto che, in ogni caso, amiche e colleghe volevano le ricette corrispondenti alle foto dell’altro giorno. Visto che le suddette ricette sono annotate sulla mia Moleskine (quella che scorgete sotto ai biscottini con la marmellata) e che, quindi, avrei dovuto in ogni caso copiarle al computer per loro…pubblicherò velocemente le ricette relative alle foto pubblicate nello scorso post.

A proposito di foto: non so voi, ma io per adesso adoro usare Instagram anche per la food-photography. So di non aver scoperto nulla di nuovo, e so che puristi del foodblogging ed amanti del bianco assoluto storceranno il naso, ma mi piacciono gli effetti che riesco a creare. Insomma, visto che non riesco proprio ad ottenere la luce bianca e pura che tanto ammiro negli altri foodblog, perché non sperimentare qualcosa di diverso?

Ma torniamo alle ricette. Ecco la prima.

1) Baiocchi (ricetta del blog Fragola e Limone):

baiocchicopia

Ingredienti (dosi per circa due teglie di biscotti)

230 g di farina 00
100 g di farina di nocciole
120 g di burro
75 g di zucchero a velo
1 tuorlo (e parte di albume se serve)
1 pizzico di sale

per farcire:

crema di nocciole (per me Rigoni di Asiago)

Preparazione

Mettete nella ciotola dell’impastatrice la farina, la farina di nocciole ed il burro freddo a pezzetti. Avviare l’apparecchio (va bene anche un mixer) ed impastare fino ad ottenere un composto formato da piccole briciole. Unite lo zucchero e mescolate ancora un po’, quindi aggiungete il tuorlo d’uovo e mescolate fino ad ottenere un composto sodo ed omogeneo. Se l’uovo non dovesse essere sufficiente per legare l’impasto, unite anche una piccola parte dell’albume, meglio se previamente sbattuto leggermente (così sarà più facile aggiungerne poco alla volta). In alternativa, è possibile aggiungere uno o due cucchiai di latte freddo. Avvolgete l’impasto nella pellicola trasparente e riponetelo in frigo per almeno un’ora.
Trascorso questo tempo, prelevate l’impasto dal frigo; accendete il forno a 180° in modalità statica. Stendete la pasta piuttosto sottile (3 mm circa) – ricordatevi che i biscotti andranno accoppiati due a due, quindi non fateli troppo spessi – e ritagliate i biscotti.
Per farlo occorreranno: un tagliabiscotti tondo a bordi lisci di circa 4 cm di diametro; uno leggermente più piccolo, per imprimere quel segno tutto attorno al bordo che renderà il vostro biscotto simile ad un bottone; una cannuccia per fare i fori centrali.
Tagliate i dischi con il tagliabiscotti più grande, poi premete leggermente sul dischetto ottenuto lo stampino più piccolo, senza però tagliare fino in fondo l’impasto. Dovrete lasciare solo un leggero solco. Quindi, usando la cannuccia, fate i quattro caratteristici buchi al centro di ogni dischetto. Disponeteli su delle placche rivestite di carta forno ed infornate per circa 15 minuti, sorvegliando la cottura affinché i biscotti non scuriscano troppo. Sfornate e fate raffreddare completamente, quindi spalmate sui dischetti “pieni” la crema di nocciole ed accoppiateli con i “bottoncini”. Sono deliziosi e si mantengono a lungo ben chiusi in una scatola di latta.

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giovedì 19 settembre 2013

Insta-ntanee dalla mia cucina

Perché non se ne poteva più di vedere quei biscotti al farro!

Negli ultimi due anni ho totalmente abbandonato la “cucina da blog”. Potrei elencare infinte scuse, il lavoro, la bambina, la stanchezza…in verità, non mi divertiva più. Ho abbandonato il blog e mi sono dedicata alla Moleskine (la mia splendida Moleskine Passions Recipe Journal). Le cose più carine che ho fatto, le ho immortalate in fretta e furia (e senza troppa convinzione) con il cellulare (per fortuna adesso fanno delle foto quasi più belle della mia, ormai datata, reflex) e mi sono divertita a ritoccarle con Instagram (il che mi ha fatto venire un’idea…).

Comunque, poiché da un paio di giorni sono di nuovo fissatissima con la cucina, guardo blog, sfoglio libri, cerco ricette da provare e  le annoto sulla predetta Moleskine, poiché ho già fatto una o due cose carine, ma soprattutto poiché non sopportavo più quella foto di biscotti…eccovi alcune immagini. Se seguiranno le ricette? Non ne ho idea!!

Baiocchi:

baiocchi

Frollini al mais con marmellata di mirtilli:

biscotti marmellata

Patatas bravas:

patatas bravas

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