domenica 29 giugno 2008

La colazione è servita - atto III. Torta al limone

Questa torta costituisce, insieme alle briochine fatte in casa, una delle mie colazioni preferite ed ha anche il vantaggio di essere più leggera di altri dolci, in quanto è preparata usando l'olio al posto del burro. L'olio è previsto proprio nella ricetta originale, che proviene da un vecchissimo ricettario della Bertolini, molti di voi lo conosceranno, era quello con la storiella illustrata di "Maria Rosa" alla fine; ve lo ricordate??? Mia madre lo ha usato per anni e da là ho preso le ricette dei miei primi dolci; ci sono molto affezionata ed oltre tutto trovo che contenga ricette semplici ma deliziose.
Per rendere più golosa ed anche più morbida la torta, ho aggiunto una farcitura, a base di limone e marmellata di albicocche, approfittando di una bella scorta di limoni biologici (anzi proprio del giardino di casa di un'amica) che avevo ricevuto in dono. In questo modo, peraltro, la torta si è mantenuta morbida e fragrante molto a lungo.
Trattandosi, come vi dicevo, di uno dei miei dolci da colazione favoriti, la aggiungo alla lista delle mie colazioni favorite. Con questa arriviamo a tre....beh avrete capito quanto mi piaccia variare la colazione...ed infatti alla lista delle mie colazioni-tipo mancano gli innumerevoli tipi di biscotti che ho preparato!!

torta_campagnola

Ingredienti:

per la torta:

300 g di farina
150 g di zucchero
2 uova
una tazzina da caffè di olio
il succo di mezzo limone (di uno intero, se è piccolo)
la scorza di grattugiata di un limone non trattato
2 o 3 tazzine di latte
una bustina di lievito per dolci

per la farcitura:

3 limoni medi (2 se sono grossi)
4 o 5 cucchiai di zucchero
1 cucchaio di amido di mais
100 g (circa) di marmellata di albicocche

Preparazione:

Imburrate ed infarinate uno stampo da 24 cm di diametro. Preparate tutti gli ingredienti e quindi accendete il forno a 180°.
Grattugiate la scorza del limone, quindi spremetene il succo. Sbattete a lungo, con il robot o con le fruste elettriche, i due tuorli con lo zucchero finché saranno chiari e spumosi; aggiungete, mescolando a bassa velocità, la scorza del limone ed il succo, poi l'olio. Aggiungete adesso la farina setacciata, mescolando con un cucchiaio di legno. Continuate unendo tanto latte quanto basta per ottenere un soffice impasto, senza che diventi troppo liquido. Montate i due albumi a neve ferma ed uniteli al composto a cucchiaiate, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto. Infine, unite il lievito, anch'esso setacciato. Versate il composto nello stampo ed infornate per circa 30 minuti. Sfornate il dolce e lasciatelo raffreddare.
Frattanto, preparate la farcitura al limone. So che una "crema" priva di uova e latte può sembrare strana, ma è una ricetta sperimentata che ho provato in infinite varianti, con il succo di diversi agrumi ed anche con altri tipi di frutti. Più che di una crema si tratta di una specie di "marmellata" o gelatina di frutta...in ogni caso è una farcitura leggera, perchè priva di grassi, e molto fresca. Credo che l'originale fosse in una ricetta di Angie, un plum cake con questa farcitura, ma con arancia e limone, mi pare.
Spremete i limoni e mettete il succo in un pentolino; mescolatevi l'amido e lo zucchero, quindi mettete su fuoco bassissimo e mescolate finché non si sarà addensata. Assaggiatela per verificare che lo zucchero sia sufficiente e, se del caso, aggiungetene ancora. Lasciate raffreddare la crema.
Tagliate il dolce a metà; su una metà spalmate la confettura di albicocche, sull'altra la farcitura di limone, quindi ricomponetelo. Prima di servire, cospargetelo di zucchero a velo e...buona colazione a tutti!!

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sabato 21 giugno 2008

Insalata di farfalle con peperoni

Alla faccia di chi ha detto che pubblico poche ricette di pasta ma, soprattutto per partecipare, in extremis, alla raccolta di Dolcezza "Con gli azzurri davanti alla TV", vi propongo un'altra ricetta di pasta, fredda questa volta, da preparare in anticipo e da gustare, per l'appunto, davanti alla TV mentre si guarda la partita! Anche questa ricetta è tratta dal primo volume del Ricettario de La Cucina Italiana, che trovo meraviglioso, pieno di spunti interessantissimi.

Prima di passare alla ricetta, voglio ringraziarVI ancora tutti quanti per il sostegno ed il conforto che mi avete dato; non posso dire che le cose vadano meglio, ma io mi sento meglio. Cerco a poco a poco di riavviciarmi alla cucina (questa pasta è il primo esperimento riuscito dopo molti giorni di disastri e frustrazione...) ma, soprattutto, ho deciso di smettere di accennare ai miei problemi in questo blog. Questo è uno spazio allegro e leggero e desidero che rimanga così, perciò, quando posterò, sarà solo per parlarvi di una nuova ricetta e se non mi sentirò in vena, o mi sentirò triste, aspetterò un momento migliore per scrivere.

Detto questo, eccovi la ricetta di questa pasta, che ho trovato fresca e sfiziosa. Rispetto all'originale, ho cambiato il formaggio, accontentandomi di quel che avevo in casa, ossia una comunissima provoletta.

multi

Ingredienti (per due tifosi affamati):

250 g di farfallette
1 peperone giallo (in origine misti gialli e rossi)
1 zucchina
50 g circa di olive snocciolate, miste verdi e nere 
50 g circa di provoletta (in origine ricotta dura)
timo, menta, basilico
olio, sale, pepe

Preparazione:

Vi consiglio di preparare la pasta con un certo anticipo, ma non troppo, diciamo verso la fine del pomeriggio, in modo che abbia tempo di insaporirsi bene.
Lavate il peperone, mettetelo in una pirofila e passatelo sotto il grill per circa 20 minuti, avendo cura di girarlo per grigliarlo uniformemente (potete anche passarlo su una griglia ben calda). Sfornatelo e chiudetelo in un sacchetto di plastica (quelli per surgelare) fino a che si sarà raffreddato abbastanza da maneggiarlo senza scottarvi. Toglietelo dal sacchetto di plastica, spellatelo (chiuderlo nel sacchetto serve proprio a facilitare questa operazione), privatelo dei semi e tagliatelo a listarelle.
Tagliate le olive a pezzetti. Tritate finemente le erbe aromatiche, poi unitele ai peperoni e condite il tutto con un bel filo d'olio, sale e una macinata di pepe. Aggiungete anche le olive.
Lavate la zucchina e tagliatela a fettine sottili. Fatele appassire in una padella antiaderente calda, senza olio, salatele subito e lasciatele cuocere per circa 5 minuti. Dovranno restare un po' croccanti. Lasciatele raffreddare completamente, poi unitele al resto del condimento.
Tagliate a dadini il formaggio.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e passatela sotto l'acqua corrente per qualche istante, poi condite con poco olio e lasciatela raffreddare.
Quando sarà fredda, unite il condimento, mescolate bene, e per ultimo unite il formaggio a dadini. Mettetela in una pirofila, condite ancora con poco olio e terminate con una macinata di pepe. Lasciate riposare la pasta per un paio d'ore prima di servirla (non occorre metterla in frigo a mio parere, a meno che non la prepariate con molto anticipo).

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domenica 15 giugno 2008

Strangozzi con melanzane

Innanzi tutto consentitemi di esordire con una premessa che non ha nulla a che vedere con la ricetta: questo per la mia famiglia è un periodo difficile e pieno di preoccupazioni, ed io non ho più tempo da dedicare al mio ed ai vostri blog. Voglio scusarmi con chi mi ha detto di sentire la mancanza dei miei commenti e con chi riceve una risposta ai commenti lasciati qui solo dopo molto tempo. Infine, mi dispiace non potere più seguire con la stessa assiduità i miei blog preferiti.
Io mi auguro che questo momento passi presto...nel frattempo prometto di fare il possibile per mantenere vivo il blog ed i contatti con tutti voi, anche perchè mi sono affezionata a questo spazio (e ai vostri, ed anche ai vostri commenti, saluti, ai nostri scambi di opinioni, alle raccolte di ricette e...persino ai MEME!!!) e in genere a questo strano mondo dei food-bloggers.

Ok, fine della parentesi, adesso si torna a parlare di cibo. Oggi avevo deciso di pubblicare un'altra ricetta dedicata alla colazione, ma poi una persona mi ha fatto notare che su questo spazio abbondano i dolci ma scarseggiano i primi e così ho cambiato programma ed ho deciso di presentarvi questa pasta, una delle ultime cose che sia riuscita a cucinare (e che fosse degno di foto) prima dell'inizio di questo caos...ma da domani ricomincerò, e intendo dedicarmi ai primi piatti e, se ci riesco, al pesce.

tagliolini_nella_melanzana

Ingredienti (per 2 persone):

1 melanzana tonda  (qui le chiamano "tunisine",sono quelle viola,per intenderci)
200 g di "strangozzi" De Cecco (o tagliolini)
500 g (circa) di pomodori maturi
100 g di scamorza di bufala affumicata
basilico q.b.
olio, sale, pepe nero di mulinello
una decina di pomodorini o altri pomodori per decorare

Preparazione:

La ricetta è liberamente (mooolto liberamente, in pratica è rimasto il formato di pasta e la presentazione nella melanzana!) ispirata ad una ricetta del primo volume del Ricettario de La Cucina Italiana che è uscito in edicola alcune settimane or sono.

Tra gli ingredienti ho inserito il basilico, che andrebbe unito ai pomodori ed utilizzato alla fine per decorare il piatto; io non ne avevo in casa quando ho preparato questa pasta, quindi nella foto non lo vedete, però ci sta benissimo. Quindi, immaginate che sia sparso, tritato finemente, sui pomodorini di contorno e sulla pasta!!! ;-P

Preriscaldate il forno a 200°. Lavate ed asciugate la melanzana, tagliatela a metà in orizzontale e tagliate due sottili fette dalla parte superiore ed inferiore, in modo che le due metà risultino stabili. Praticate un'incisione circolare all'interno delle mezze melanzane, a circa un centimetro e mezzo dal bordo, quindi svuotatele della polpa, che terrete da parte. Spennellate i due "gusci" con l'olio, disponeteli in una pirofila leggermente unta con la parte cava rivolta verso l'alto ed infornatele a 200° (meno se il vostro forno è potente) per circa 20 minuti.
Tagliate la polpa della melanzana a dadini e rosolatela in una padella con due cucchiai di olio per circa 2 minuti, poi unite un dito d'acqua e proseguite la cottura a fiamma moderata per circa 6-8 minuti (in alternativa, potete friggerla, la pasta risulterà ancora più gustosa!).
Lavate, pelate i pomodori e privateli dei semi; tagliateli a piccoli cubetti e poneteli in una ciotola a marinare con un filo d'olio, una macinata di pepe, un pizzico di sale e del basilico spezzettato finemente per circa 15 minuti. Condite allo stesso modo i pomodorini che disporrete attorno alla melanzana, dopo averli tagliati a quarti.
Tagliate anche la scamorza a dadini.
Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata. Nel frattempo, mescolate i pomodori con le melanzane a cubetti ed unite anche la scamorza. Quando la pasta sarà pronta, saltatela nella padella con il condimento. Quindi, distribuitela nelle melanzane precedentemente cotte al forno e passate il tutto sotto il grill per qualche minuto.
Impiattate le melanzane e disponetevi intorno i pomodorini marinati; completate con un filo d'olio ed una manciata di basilico tritato e servite.

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giovedì 5 giugno 2008

La colazione è servita - atto II. Pain aux Raisin (di Paoletta)

Questa cosa di mostrare sul blog la propria colazione mi è proprio piaciuta e, dato che sono in periodo briochoso-tortoso, vi toccherà subire una vera e propria ondata di dolcetti da colazione, quelli che mi preparo durante il fine settimana e che cerco di far durare fino al weekend successivo! Certo, non crediate che io faccia colazione tutti i giorni così, non sempre ho voglia o tempo per preparare cose così sfiziose....diciamo che ordinariamente la mia colazione è a base di pane tostato con marmellata. Però quando il tempo, la voglia (e la bilancia) me lo consentono, mi piace iniziare la giornata con una colazione speciale....una bella briochina tiepida, o una fetta di torta (nulla di troppo complicato e preferibilmente al limone!!) o un muffin, e un caffè macchiato con tanta schiuma di latte.

Eccovi, dunque, dopo le briochine siciliane dello scorso post, questi deliziosi pain aux raisin, o girelle all'uvetta. La ricetta è di Paoletta, del blog Anice e cannella (pieno di cose deliziose...lei è una maga dei lievitati!!!), che l'ha spiegata (qui) in ogni dettaglio, fornendo tutte le varianti possibili (e dandomi anche un sacco di consigli personali!); in particolare, è possibile iniziare a prepararli la sera precedente, partendo dal poolish, oppure fare tutto l'impasto in un'unica soluzione, o, infine, come ho fatto io, prepararli in giornata.

pain_aux_raisin

Come al solito i suoi sono esteticamente più gradevoli, i miei più che rotondi sono ovali, ma questo mi accade inevitabilmente con qualsiasi impasto che vada arrotolato e poi tagliato a fette. Dalla foto sopra noterete anche che, sempre come al solito, non sono venuti proprio tutti uguali.....sigh!!! :-( La mia recente esperienza parigina mi induce a pensare che si discostino un po' dagli originali francesi, la cui pasta, secondo me (e nei limiti dei due che ho assaggiato io) è più simile a quella dei Pain au chocolat, ossia è un incrocio tra la pasta sfoglia e la pasta brioche; ciò non toglie che questi qui siano DE-LI-ZIO-SI!!!!! Sono soffici e golosi, profumati e....calorici, purtroppo!!! Inoltre, ho provato a surgelarli dopo cotti e ho scoperto che si conservano benissimo; bastano 2 minuti al microonde (o qualche ora fuori dal freezer se preferite i metodi tradizionali), una scaldatina velocissima e tornano come appena sfornati.

Dopo questa luuuunga introduzione, eccovi la ricetta per la quale RINGRAZIO DI NUOVO LA MERAVIGLIOSA PAOLETTA!

Ingredienti (per circa 24 pezzi):

250 g di farina manitoba 250 g di farina 00 90 g di zucchero 5 g di sale 75 g di strutto (o burro) 20 g di lievito di birra fresco 125 ml di acqua * 125 ml di latte * scorza di un limone 1 tuorlo 1 cucchiaino colmo di miele (anche un cucchiaio va bene)
* N.B.: a seconda della capacità di assorbimento della vostra farina, potete aumentare la quantità di liquido fino a 340 ml (170 ml di acqua e 170 ml di latte)

1 albume per spennellare
6 cucchiai di acqua
4 cucchiai di zucchero

150 g circa di uvetta

Per la crema pasticcera:

250 g di latte (se volete esagerare fate questa crema qui, con metà latte e metà panna!!)
2 tuorli
35 g di farina
40 g di zucchero
10 cm di stecca di vaniglia

Preparazione:

Fate sciogliere il lievito in una parte di liquido (latte e acqua, o solo uno dei due); Mettete nella ciotola dell'impastatrice la farina, lo zucchero, il miele, la scorza di limone, il sale e il tuorlo. Versate al centro il lievito sciolto e avviate la macchina a velocità 1 o 1 e 1/2, aggiungendo man mano il restante liquido, fino a che vedrete che la farina non ne richiederà altro per assorbirsi; appena tutti gli ingredienti appariranno amalgamati, unite lo strutto o il burro a pezzetti e continuate ad impastare per almeno 10 minuti, finché la pasta sarà liscia ed elastica e si staccherà dalle pareti e dal gancio. Qui devo aggiungere una piccola nota: il mio impasto è rimasto leggermente appiccicoso; pur essendo diventato molto elastico come avrebbe dovuto, aveva difficoltà a staccarsi completamente dalla ciotola. Perciò io ho deciso di dare un'ultima impastata a mano, su un piano infarinato, unendo un paio di cucchiai scarsi di farina. Immagino che si potesse anche proseguire con il Ken, ma io adoro lavorare e sbattere e tirare gli impasti lievitati, perciò di solito, appena gli ingredienti si amalgamano e il composto inizia a diventare meno appiccicoso, io completo la lavorazione a mano.
Quando l'impasto sarà pronto ponetelo in una ciotola leggermente unta o infarinata, copritelo con pellicola trasparente e lasciate lievitare in luogo tiepido e al riparo da correnti d'aria per circa un'ora e mezza.

Nel frattempo, mettete l'uvetta a bagno in acqua tiepida e rum. Poi, preparate la crema pasticcera. Sbattete i tuorli con lo zucchero, unite la farina e poi il latte tiepido fatto scendere a filo, aggiungete i semini della vaniglia e ponete sul fuoco per circa...dieci minuti mi pare, fino a che inizia a sobbollire leggermente. Fate raffreddare coperta da un foglio di pellicola posto a contatto con la crema, che impedirà che si formi il velo.

Prendete la pasta e stendetela con il mattarello in una sfoglia rettangolare alta circa mezzo centimetro o poco più; stendetevi sopra la crema in uno strato sottile, tenendovi leggermente lontani dai bordi. Cospargetela con l'uvetta ed arrotolate la pasta partendo da uno dei lati lunghi. A questo punto affettate il rotolo, con un coltello ben affilato e leggermente infarinato, ricavando fette spesse circa 2 cm, che disporrete man mano, ben distanziate, su una placca coperta di carta forno (ne occorreranno 2). Sbattete l'albume e spennellatevi i dolci e lasciateli lievitare per circa un'ora.
Preriscaldate il forno a 180° e cuocete le girelle per circa 15 minuti o fino a quando saranno ben dorate. Preparate uno sciroppo con l'acqua e lo zucchero facendoli bollire per qualche minuto e spennellatevi le girelle ancora calde, appena sfornate; questo servirà a renderle lucide. Lasciate raffreddare e, se volete, surgelatele separandole con della carta oleata o della pellicola (in modo da potere prendere di volta in volta quelle che vi occorrono).

Altra piccola nota, sul ripieno: secondo me, per risparmiare qualche tuorlo e un po' di grassi, si potrebbe sostituire la crema con della marmellata di arance o albicocche; ci proverò e vi farò sapere!

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