lunedì 24 settembre 2007

Le macine!!

Per la gioia di mio marito, che -a dispetto di tutti i muffins che sforno- adora questi biscotti, oggi glieli ho preparati, utilizzando la ricetta inserita nei ricettari in PDF resi disponibili (e scaricabili) su Coquinaria, precisamente nella sezione "I dolci da colazione di Pinella". Io ho diviso le dosi per 4, perchè come primo esperimento non volevo preparare 2 kg di biscotti!

Giudizio? Beh, buoni, ma semplicemente "biscotti"; insomma, perfetti da inzuppare, ma leggermente più croccanti e meno friabili degli originali. Poi, forse, avrei potuto aggiungere della vanillina, che con la pasta frolla si sposa bene, e la panna indicata nella ricetta immagino fosse quella per dolci, quella nota anche come "fiordilatte" o "crema di latte" (insomma quella che si può montare per intenderci), ma io avevo solo della panna da cucina e ci ho messo quella, quindi forse la consistenza è diversa. Insomma, io preferirò sempre una fetta di torta o un muffin a colazione, ma se proprio biscotto deve essere, volete mettere la soddisfazione di averli fatti con le proprie mani???

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La cosa più difficile è stata fare le forme, il buco in particolare. Eh già, perchè fino al cerchio ci arrivavo, avevo anche il taglia biscotti (o potete usare una tazzina), ma il buco? come farlo? Ho iniziato ad aprire tutti i cassetti della cucina e tutti gli sportelli, in cerca di qualcosa che potesse fare un buco tondo e piccolo (sarà un paio di centimetri di diametro, forse meno); finalmente l'illuminazione: mi sono trovata davanti la tasca da pasticciere (altrimenti detta sac à poche - ho dovuto cercare in internet per sapere come si scrive!) e ho trovato! Ho preso uno dei beccucci di ricambio della tasca, l'ho messo sotta sopra (non dal lato della punta insomma) e l'ho usato per fare i buchi: perfetto!

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Ingredienti (non ho contato quante ne sono venute,potete farvi un'idea dalla foto):

200 g di farina
75 g di zucchero
75 g di burro
50 g (circa) di panna
1 uovo
1 punta di cucchiaino di lievito
1 pizzico di sale

Preparazione:

Dato che io con la pasta frolla non sono particolarmente brava (la storia del lavorare velocemente con le punte delle dita non è che mi riesca benissimo!), ho deciso di provare ad impastarla con le fruste elettiche (quelle "a gancio" però). Per chi non le avesse, molte ricette su internet suggeriscono la possibilità di usare un mixer (robot da cucina). Alla fine ho usato un po' quelle e un po' le mani e il risultato è stato ottimo, una frolla perfetta.

Dunque, mettete il burro e la farina nella ciotola e lavoratele un po' con le dita, strofinandole le une con le altre. Poi continuate con le fruste e unite lo zucchero, l'uovo, la panna, il lievito e il sale. Continuate a lavorare finché l'impasto sarà liscio. A questo punto, date un'ultima impastatina con le mani, formate una palla con la pasta e mettetela in frigo a riposare per mezz'ora. Fate scaldare il forno a 180° e preparate 2 placche da forno rivestite di carta forno. Stendete la pasta su un piano ben infarinato (io metto un foglio di carta forno così sono sicura che non si attacchi nulla) in una sfoglia di circa mezzo centimetro e tagliate i biscotti: prima il profilo esterno, poi trasferite il biscotto sulla teglia e poi fate il buco (potete anche fare il buco e poi spostarli sulla teglia, ma io trovo che così si deformino meno nel trasferimento). Reimpastate i ritagli, stendete di nuovo la pasta e tagliate altri biscotti, fino ad esaurimento.

Cuocete per 15-20 minuti, finchè sono dorati, ma badate che non brucino sotto, eventualmente alzate la teglia di un "piano".

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giovedì 20 settembre 2007

Muffins con gocce di cioccolato profumati alla cannella

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Da un paio di giorni pensavo di fare dei muffins con le gocce di cioccolato, che sono un classico. Ma non trovavo una ricetta che mi convincesse, oppure non avevo tutti gli ingredienti a disposizione. Alcune ricette usavano la panna, altre la scorza di arancia, di altre non mi persuadevano le dosi...così alla fine ho deciso di creare io una ricetta che facesse al caso mio. Innanzi tutto avevo un vasetto di yogurt in scadenza, inoltre, mi andava di provare come ci stesse la cannella, per dare un profumo diverso, infine, volevo evitare il burro, sostituendolo con l'olio.

Questo è il risultato, che secondo me è molto buono, specie considerando che non ho mai improvvisato con le dosi dei dolci, ma nelle dosi che seguono ho messo un po' più zucchero di quanto ne abbia usato io, perchè ai miei per essere perfetti manca giusto un poco di zucchero.

Ancora una cosa...no anzi due:

1) io ho scritto muffins con "gocce di cioccolato", ma negli ingredienti troverete il cioccolato fondente al 70%; questo perchè a me le gocce non piacciono, trovo che la qualità e il gusto del ciocccolato di una tavoletta siano infinitamente superiori. Ma se non avete voglia di spezzettare il cioccolato, potete tranquillamente usare le gocce (che, a onor del vero, esteticamente danno un risultato migliore, così belle tonde e tutte uguali!).

2) Per quanto riguarda l'olio sono stata combattuta; avrei voluto usare quello d'oliva, ma io ne ho uno extra extra vergine, non raffinato, di frantoio di campagna, insomma praticamente una spremuta di olive...decisamente troppo denso e saporito, temevo rovinasse il sapore dei muffins, quindi alla fine mi sono decisa per quello di semi (avevo quello di arachide). Però, avendo un olio d'oliva leggero, io lo avrei di certo usato.

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Ingredienti (per circa 12 muffins):

250 g di farina
120 di zucchero
100 ml di olio
2 uova
1 vasetto di yogurt bianco
3 cucchiaini di lievito
100 g di cioccolato fondente al 70%
100 ml di latte
cannella
un pizzico di sale
un pizzico di bicarbonato

Preparazione:

Accendete il forno a 180°. Preparate gli stampini da muffins (imburrandoli ed infarinandoli) o i pirottini. Mettete in una ciotola gli ingredienti secchi: la farina setacciata, lo zucchero, il lievito, il sale, il bicarbonato e la cannella (io avevo quella in polvere con il dosatore e ne ho messe 2 "spolverate"). Spezzettate il cioccolato. In un'altra ciotola sbattete con una frusta a mano lo yogurt, le uova, l'olio ed il latte. Aggiungete il composto secco nel liquido, io lo divido diciamo in 3 volte, e mescolate con un cucchiaio di legno; se dovesse sembrarvi troppo duro, aggiungete un altro po' di latte. In ultimo, aggiungete il cioccolato, tenendone da parte un po'; mescolate per non farlo depositare tutto al fondo. Dividete il composto negli stampini precedentemente preparati, riempendoli per circa due terzi, e ponete sopra ciascuno qualche pezzetto del cioccolato che avete tenuto da parte.

Infornate per 20-25 minuti o fin quando risulteranno dorati e gonfi ed il solito stecchino uscirà asciutto.

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caserecce spada, pomodori e capperi

Capperi di Pantelleria, ovviamente...

Ecco un modo un po' diverso di cucinare la pasta con il pesce spada, specialmente se per caso il pesce spada che avete non è particolarmente buono o saporito. Ovviamente devono piacere i capperi, che sono uno dei sapori dominanti (io, ad esempio, credo di averne messi troppo pochi). Fino a qualche anno fa a me non piacevano, ora li metto quasi ovunque, soprattutto dopo averli portati freschissimi da Pantelleria; tuttavia, confesso che ancora non mi piace "mangiarli", mi piace il sapore che danno alle pietanze ma non sopporto di masticarli e così...li scarto!

Anche questa ricetta rientra in quelle rapidissime (prima o poi mi deciderò a fare una vera categoria "pronti in un minuto"). Questa volta abbiamo fotografato solo il condimento mentre lo preparavo...avevamo un'ospite e non potevamo farla morire di fame, con il piatto davanti per di più, mentre noi cercavamo lo scatto perfetto!

E dunque, ecco gli ingredienti, per tre persone questa volta!

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Ingredienti (per 3 persone):

400 g di casarecce
350 g di pesce spada tagliato a cubetti (così viene proprio molto condita)
capperi sciacquati in acqua per privarli del sale (io ne ho messi una manciata)
5 o 6 pomodori tondi
prezzemolo tritato a volontà (sarebbe perfetta la menta ma io non ne avevo)
3 foglie di basilico
due spicchi d'aglio
mezzo bicchiere di vino bianco
olio, sale e pepe

Preparazione:

Mettete la pentola sul fuoco. Sbucciate l'aglio e mettetelo in padella con olio (piuttosto abbondante e l'aglio io preferisco lasciarlo intero). Soffriggete il pesce spada per circa 4-5 minuti, poi sfumate con il vino bianco, lasciatelo evaporare parzialmente quindi aggiungete i pomodori sbucciati, privati dei semi e tagliati a pezzetti (al solito, se preferite potete usare i pomodorini), i capperi, il prezzemolo ed il basilico tritati (o la menta). Salate, pepate e fate cuocere qualche altro minuto (non ho calcolato quanto, diciamo altri 4, circa, il pomodoro deve restringere un po' ed il pesce spada deve cuocersi). Quando la pasta sarà cotta (scendetela un po' al dente) saltatela nella padella insieme al condimento per almeno un paio di minuti, in modo che si insaporisca bene.

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mercoledì 19 settembre 2007

paglia e fieno con zucchine e crema di zafferano

Spero non siate stufi di zucchine. A me piacciono molto, sono estremamente versatili e si cucinano velocemente, il che non guasta! In ogni caso giuro che per un po' non posterò più nulla che preveda le zucchine! L'abbinamento con lo zafferano è un must di mia madre, che spesso mette anche le patate a cubetti in questa pasta; leggendo il solito Fabien e un altro blog (MA NON RIESCO A RICORDARE DI CHI!) ho pensato di fare una vera e propria salsina; l'alternativa era tra usare la panna o lo yogurt, io ho scelto la prima, ma intendo sperimentare anche la versione con lo yogurt.

Anche questa ricetta può essere inserita nella categoria "pronti in un minuto" perchè per prepararla ci vuole giusto il tempo di far bollire l'acqua.

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Ingredienti (c'è bisogno di dire per quanti?):

250 g di tagliatelle fresche paglia e fieno
2 zucchine piccole
mezza cipolla tritata
una bustina di zafferano
latte (3 o 4 cucchiai)
panna da cucina
olio,sale

Preparazione:

Mettete l'acqua per la pasta. Tagliate le zucchine a fettine sottili (io ormai non riesco a fare a meno della mandolina, ci si sbriga subito!). Soffriggetele per 8-10 minuti in una grande padella anti-aderente insieme alla cipolla e ad un cucchiaio di olio; salatele subito per fare rilasciare il loro liquido e mettete un po' d'acqua per evitare che friggano troppo (io metto diciamo un fondo di bicchiere e ne aggiungo se occorre). Quando saranno cotte, aggiungete 3 o 4 cucchiai di latte (a temperatura ambiente, non freddo di frigorifero) e mettete subito la bustina di zafferano, mescolando finchè non si scioglie; appena è quasi sciolto, aggiungete anche la panna, io ne avrò messi un paio di cucchiai, ma dipende dai gusti. L'importante è che la crema resti bella gialla, per non coprire il sapore dello zafferano e non rovinare l'effetto visivo. Ora attenzione: il sugo NON deve asciugarsi, quindi se occorrre, allungatelo con altro latte o con un paio di cucchiai di acqua della pasta (che nel frattempo sarà pronta, giusto?), vi sconsiglio altra panna, perchè non è abbastanza fluida. Scolate la pasta e saltatela velocemente nel sugo.

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martedì 18 settembre 2007

la settimana del cartoccio:pasta al cartoccio

Lo so, lo so, penserete che mi sono fissata con i cartocci, oggi ci ho messo anche la pasta!

Comunque questa pasta può essere fatta benissimo anche omettendo la fase cartoccio e saltandola (la pasta intendo Animoticon ) in padella con tutti gli ingredienti. Volete sapere perchè, in realtà, ho deciso di provare a farla al cartoccio? Odio quando la mozzarella si attacca alla pentola, che poi ci vuole un secolo per pulirla! Animoticon In ogni caso, anche al cartoccio è venuta bene, anzi forse meglio perchè la pasta ha assorbito tutti i sapori del condimento.

Il condimento della pasta viene da una vecchia ricetta che mia madre fa spesso in estate, perchè gli ingredienti si mettono quasi tutti a crudo; io ho aggiunto la fase del cartoccio (o del salto in padella) per amalgamarla meglio. Lei chiama questo condimento "matarocco"...credo sia una parola senza senso inventata da sua madre, ma io lo trovo un nome divertente!

Ecco la foto (MIA! Sto diventando brava quasi quanto Ker) e la ricetta per le solite due persone.

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Ingredienti:

200 g di caserecce (o quante vi pare, dipende da quanto mangiate!)
4 pomodori tondi, spellati e privati dei semi*
1 melanzana di quelle nere e lunghe
mozzarella fresca (non so quanta, a vostro gusto)
basilico
olio,sale, pepe
*vanno bene anche i pomodorini semplicemente tagliati a metà se volete fare prima!

Preparazione:

Tagliate la melanzana (io l'ho fatta a fettine), salatela e mettetela a scolare in uno scolapasta per mezzora circa. Friggetela (senza farla bruciare, come ho fatto io! Imbarazzato) e mettetela da parte. Potete anche friggere la melanzana in anticipo, così vi resta solo da preparare la pasta, che richiede davvero poco tempo.

Sbucciate i pomodori, privateli dei semi e tagliateli a pezzetti, poi metteteli in una ciotola (o piatto fondo) con olio d'oliva, pepe e abbondante basilico spezzettato (NON mettete il sale adesso, perchè farebbe buttare troppa acqua ai pomodori).

Nel frattempo mettete l'acqua per la pasta, poi tagliate la mozzarella a dadini e preparate qualche altra foglia di basilico per decorare. Accendete il forno e preparate la carta forno per i cartocci. Appena buttate la pasta mettete il sale nei pomodori. Quando la pasta è cotta (lasciatela leggermente al dente), scolatela, rimettetela nella pentola e unite i pomodori e le melanzane. A questo punto, dividete la pasta nei cartocci, alternandola con dei cubetti di mozzarella, condite con un filo (poco) di olio, un paio di foglie intere di basilico, chiudete i cartocci ed infornateli per 5-10 minuti (giusto il tempo di far sciogliere la mozzarella).

In alternativa, mettete la pasta con tutti gli ingredienti, compresa la mozzarella, in padella e fatela saltare velocemente.

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sabato 15 settembre 2007

Ciambella di pere e cioccolato bianco

Ieri ero proprio stressata e ho sfogato la tensione in cucina, dando vita ad una superproduzione di ricette da postare!

Dopo le lasagne e il pollo al cartoccio, avevo voglia di un dolce per la colazione, così ho preso "Il Libro d'Oro del Cioccolato" e ho sfogliato la sezione "Con il té e con il caffè" fino ad arrivare a questa:

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Ingredienti:

220 g di farina bianca (più il necessario per la teglia)
3 pere piccole non troppo mature (o 2 grandi)
120 g di cioccolato bianco
mezza bustina di lievito
120 g di burro morbido
100 g di zucchero
3 uova
1,2 dl di latte
sale

Preparazione:

Accendete il forno a 180°. Imburrate ed infarinate uno stampo ad anello di 24 cm di diametro.

Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria e lasciate raffreddare.

Montate a crema il burro con lo zucchero, usando un frullatore. Unite i tuorli, amalgamandoli all'impasto uno per volta. Aggiungete il cioccolato a cucchiaiate (a me non si è sciolto del tutto, è rimasto..."gommoso") e lavorate ancora con il frullatore. Ora, mescolando con un cucchiaio di legno, unite la farina, cui avrete unito un pizzico di sale, facendola cadere da un setaccio ed alternandola con il latte.

Prendete gli albumi che avete messo da parte in precedenza, metteteli in una ciotola dai bordi alti, aggiungete un pizzico di sale e montateli a neve ben ferma con il frullatore MA DOPO AVER LAVATO PERFETTAMENTE LE FRUSTE (infatti qualsiasi impurità impedisce agli albumi di diventare sodi). Incorporateli al composto mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per non smontarli. Infine, unite il lievito e mescolate.

Mettete metà dell'impasto nello stampo, mettete sopra le pere sbucciate e tagliate a fettine sottili e coprite con il resto dell'impasto. Fate cuocere per 50 minuti (o finchè lo stecchino uscirà asciutto). Toglietela dal forno (mai lasciare dolci lievitati in forno dopo averlo spento, si asciugherebbero), fate raffreddare e sformatela una volta fredda.

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venerdì 14 settembre 2007

lasagne con zucchine e besciamella alla robiola

Dopo le tagliatelle paglia e fieno con crema di zucchine e robiola di qualche giorno fa, mi erano rimaste delle zucchine in casa e cercavo un'altra ricetta da preparare. Stavo per optare per delle tagliatelle (ancora! lo so, ma anche di quelle me ne è avanzato un pacco) con zucchine e una deliziosa crema allo zafferano quando, curiosando nella Cuisine de Fabien ho fatto una scoperta: la besciamella con...tutto! Mi spiego: in diverse ricette di lasagne con verdure lui univa alla besciamella vari formaggi (pecorino di fossa, robiola, ecc.). Per me, che non amo molto la besciamella classica, è stata una folgorazione, dovevo provare anche io! Ho optato per la besciamella alla robiola (chi mi conosce sa che rapporto ho con certi formaggi, il pecorino in particolare...), che l'ottimo Fabien proponeva nelle "lasagne con robiola e funghi". Io, invece, ho deciso di riproporre l'abbinamento zucchine-robiola che mi era molto piaciuto. Questo è il risultato.

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Ingredienti (io l'ho fatta per 2,ma ne è avanzata mezza pirofila,quindi diciamo per 4)*:

250 g di lasagne sfogliavelo di Giovanni Rana
500 g di zucchine
mezza cipolla
due fette di prosciutto cotto
300 ml di latte
30 g di burro
30 g di farina
300 g di robiola
noce moscata
olio, sale e pepe
*Ho usato una pirofila in cui entrassero 2 sfoglie di lasagne affiancate e volevo fare 6 strati, ma il condimento mi è bastato appena per 5.

Preparazione:

Tagliate le zucchine a fette sottili, con una mandolina possibilmente. Mettete in una padella poco olio e la cipolla tritata, fate rosolare giusto un minuto, poi aggiungete le zucchine e salate subito, affinchè rilascino un po' della loro acqua. Fate cuocere a fiamma media per 10-15 minuti, mescolando spesso e aggiungendo, se minacciano di bruciarsi, qualche cucchiaio di acqua calda.

Nel frattempo, sciogliete il burro in una casseruola anti-aderente (abbastanza capiente da mettere il latte e, poi, la robiola); aggiungete la farina mescolando velocemente, fino ad ottenere una crema dorata. Quindi aggiungete poco latte e fate sciogliere il composto di burro e farina (non abbiate fretta di mettere il resto del latte, perchè metterlo tutto non aiuta a togliere i grumi!), mescolando bene e cercando di non far formare grumi. Io ho tolto la casseruola dal fuoco, mentre lo facevo, per timore che si bruciasse tutto. Quando avrete più o meno sciolto il composto, unite il resto del latte, salate e aggiungete la noce moscata, quindi fate cuocere a fiamma bassa fin quando comincerà a gonfiarsi e ad addensare. A questo punto unite la robiola a pezzettoni e fatela sciogliere completamente sempre mescolando e su fiamma molto bassa.

A questo punto, componete le lasagne (che io non ho fatto cuocere prima per comodità, le ho infornate a crudo). Mettete sul fondo della pirofila un cucchiaio di besciamella e dell'acqua (per evitare che bruci sotto, e facilitare la cottura), quindi le lasagne e sopra le zucchine, ancora besciamella e qualche pezzetto di prosciutto; coprite con un altro strato di lasagne e continuate la procedura fino ad esaurimento degli ingredienti, lasciando per ultimo uno strato di zucchine e besciamella. Spolverate con parmigiano grattugiato ed infornate a 180° per 15 minuti, poi alzate un po' la temperatura del forno e fate dorare per 5 minuti.

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mercoledì 12 settembre 2007

saraghi al cartoccio

Oggi avevo deciso di non cucinare, ma poi mi sono lasciata sedurre dal commento di "La cucina italiana" a proposito della cottura al cartoccio: "Pratici, veloci, pulitissimi, gustosi e nutrizionalmente irreprensibili, i cartocci sono un metodo di cottura rapidissimo e che richiede davvero poco impegno". Il commento proseguiva dicendo che "si butta il cartoccio e non si lava né il forno né il piatto, che saranno ancora perfettamente puliti e lindi dopo l’operazione. In questo modo anche il cuoco più pigro del mondo potrà assaporare un piatto caldo e saporito senza timore di dover perdere tempo ed energie". Arrivata alla notizia che dopo non era necessario lavare nulla, ho deciso: dovevo provare. In realtà, un po' la teglia si sporca, ma in compenso il forno no e l'odore del pesce non si spande in tutta la cucina, resta racchiuso dentro il cartoccio.

Io ho scelto la ricetta del dentice al cartoccio (una delle più semplici) alla quale ho aggiunto il rosmarino e l'alloro freschi, che sul pesce mi piacciono molto, e il pomodorino secco, che da un buon sapore (ma che avevo scordato di mettere e così ho infilato di fretta, tutto intero, da una fessura!).

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Ingredienti (per le solite 2 persone):

2 saraghi sfilettati
2 pomodori tondi
2 pomodori secchi
2 rametti di rosmarino fresco
alcune foglie di alloro
qualche fettina di limone privata della buccia
olio, sale e pepe

Preparazione:

Andate dal vostro pescivendolo di fiducia e comprate 2 bei saraghi/dentici/spigole...insomma quello che vi pare, purchè siano pesci a carne bianca; devono essere più grandi di quelli che prendereste normalmente per 2 persone, perchè sfilettando il pesce se ne perde un bel po'. Quindi, a meno che non siate cuochi provetti, chiedetegli (al limite imploratelo) di squamarli e sfilettarli e tornatevene a casa consapevoli di aver risparmiato un sacco di fatica. In alternativa, preparatevi ad una dura lotta con i pesci (che cercheranno di bucarvi le dita con le lische e di accecarvi con le "squame volanti") per ricavare qualcosa che assomiglia più a una tartarre che ad un filetto e, alla fine, armatevi di lente di ingrandimento per rimuovere le squame che saranno finite in posti insospettabili....tra qualche mese, aprendo lo stipetto quello in alto, che non usate mai, ne troverete 2 o 3 pietrificate proprio sotto la maniglia...

Quando finalmente (in un modo o nell'altro) avrete ottenuto i vostri filetti, la preparazione è velocissima, diciamo 10 minuti più la cottura.

Accendete il forno a 180°.

Occorre preparare un cartoccio per ogni commensale, quindi ripetete la procedura che vi descrivo per i filetti del secondo pesce. Prendete un foglio di carta-forno piuttosto grande -dovete poter chiudere bene il cartoccio- poggiatevi i filetti di pesce, salate e pepate, aggiungete qualche filetto di pomodoro spellato e privato dei semi, un pomodorino secco TAGLIATO A PEZZETTI (non come il mio!), delle fettine di limone private della buccia, un bel rametto di rosmarino fresco, un paio di foglie d'alloro e un filo d'olio e.v.o.

Chiudete ben bene i cartocci, sia sopra che di lato, poneteli sulla placca del forno ed infornateli a 180° per 15 minuti.

Mettete i cartocci nei piatti ed apriteli facendo attenzione a non scottarvi. Annusate il profumo e mangiate senza sensi di colpa per la linea (finalmente!) .

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martedì 11 settembre 2007

Crostatine di pesche

Ecco la ricetta, sono fiera di dire che è MIA, non l'ho letta da nessuna parte (intendiamoci, non avrò inventato io la crostata alle pesche, ma...questa è la mia! E, a proposito di pesche, vi consiglio di andare a vedere quella di "Dolcetto", con un'insolita crema di nocciole!).

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Ingredienti: (dose per 4 crostatine di 10 cm di diametro)

Per la pasta frolla:

125 g di farina
40 g di zucchero
55 g di burro morbido
2 tuorli (o un uovo intero,dovrebbe venire più croccante)
un pizzico di sale

Per la crema:

250 ml? o cc? insomma un quarto di litro di latte
2 tuorli
35 g di farina
40 g di zucchero
una bustina di vanillina

Per il ripieno (le pesche):

2 pesche bianche (o gialle quelle con la buccia "pelosa")
un cucchiaio di zucchero (meglio di canna se l'avete)
una piccola noce di burro
un bicchierino (o un po' meno, io vado a occhio) di marsala
cannella a piacere
un po' di scorza di limone grattugiata
marmellata di pesche

Se volete fare una crostata intera raddoppiate tutte le dosi.

Preparazione:

Dunque, non so bene in che ordine proporvi di fare le cose, io sono andata a caso. Direi preparare prima tutti gli ingredienti già pesati e poi di iniziare dalla pasta frolla (se proprio volete la potete comprare già pronta, immagino vengano abbastanza bene lo stesso). Mettete la farina "a fontana" (che poi sarebbe un vulcano, con il cratere al centro) e dentro il "cratere" mettete il burro tagliato a pezzetti. Lavoratelo con le punte delle dita (dopo aver lavato le mani con acqua fredda) con il movimento che si fa per indicare i soldi. Poi mettete lo zucchero, le uova e il pizzico di sale e lavorate prima con una forchetta, poi, quando inizia ad essere mescolato, continuate con le mani, ma molto velocemente, perchè la pasta frolla non deve essere lavorata troppo a lungo, per non scaldare il burro (e non chiedetemi perchè). Formate una "palla" di pasta, avvolgetela con pellicola e mettetela in frigo per mezz'ora.

Ora sbucciate le pesche e tagliatele a fettine, quindi mettetele in una padella anti-aderente con la noce di burro, lo zucchero, la cannella e la scorza di limone e dopo qualche istante aggiungete il marsala. Fatele saltare per qualche minuto mescolando spesso (non devono bruciarsi, nè essere troppo cotte, altrimenti si romperanno quando le metterete sulle crostatine). Lasciatele raffreddare.

Accendete il forno a 180°.

Preparate la crema pasticcera. Con una frusta, in un pentolino, sbattete i tuorli con lo zucchero, quindi aggiungete la farina e poi, gradualmente, il latte tiepido, cercando di non fare formare grumi. Aggiungete la vanillina e mettete sul fuoco basso, mescolando continuamente finchè la crema non si sarà rappresa (in genere è pronta quando inizia a "bollire" e vedete le bolle scoppiare venendo in superficie). Lasciate raffreddare.

Imburrate e infarinate (o rivestite di carta forno) gli stampini, quindi prendete la pasta dal frigo, stendetela con il mattarello e foderate gli stampi, tagliando quella che esce dai bordi (eventualmente ri-impastatela e utilizzatela per gli altri stampi).

A questo punto ci sono 2 varianti. Scrivo quella che ho fatto io (a me le crostatine sono rimaste morbide, la pasta non è venuta croccantissima), ma poi vi dirò anche l'altra.

Bucherellate la pasta con i rebbi di una forchetta e stendetevi sopra un velo di marmellata, quindi mettete un paio di cucchiai di crema e, infine, le fettine di pesche disposte a raggiera. Ripetete l'operazione per tutti gli stampini e infornate per 40 minuti circa.

In alternativa potete: infornare gli stampi con la sola pasta frolla coperta di carta da forno con sopra dei pesi (pasta o legumi secchi) per 10 minuti (finchè inizia a dorare, ma poco). Tirateli fuori dal forno, togliere i pesi e la carta e riempire le crostatine come sopra, poi rimettetele in forno per...a occhio direi altri 10-15 minuti. Se i bordi diventano molto dorati è ora di uscirle!

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sabato 8 settembre 2007

Paglia e fieno con crema di zucchine

L'arrivo di un ospite inatteso a pranzo mi ha dato la scusa per provare una nuova ricetta, che avevo già appuntato tra quelle assolutamente da provare. E con questa inauguro la categoria dei "primi piatti"! Riguardo alla riuscita della ricetta, posso dirvi che il mio ospite sembra aver gradito molto! Inoltre, si tratta di una ricetta davvero veloce da preparare, così ci si può regalare qualcosa speciale anche quando si ha poco tempo per cucinare (a patto naturalmente di essersi muniti di tutti gli ingredienti)!

Anche questa l'ho "rubata" da un food-blog, di un certo Fabien. Come al solito ho fatto una modifica, ma stavolta piccola piccola, perchè la ricetta era già ottima di suo!

paglia e fieno


Ingredienti: (dose per 2 persone)

  • 250gr di pasta fresca Paglia e Fieno
  • un po' di cipolla tritata (ma proprio un pochino, non deve sentirsi troppo)
  • 3 zucchine di media grandezza
  • 50gr di robiola
  • 50 gr di crescenza (o stracchino, purchè sia acidulo)
  • 40gr di prosciutto cotto affumicato (tipo Praga)
  • una piccola noce di burro
  • 2 cucchiai di latte
  • olio extravergine
  • sale, pepe nero
  • noce moscata (abbondante, se piace)

Preparazione:

Come tutte le paste in cui si manteca con i formaggi, non bisogna preparare il condimento con troppo anticipo. L'ideale è prepararlo mentre bolle l'acqua (tanto la pasta fresca cuoce in un minuto). Ovviamente la pasta l'ho comprata al supermercato, ma mi ripropongo di provare a farla in casa appena avrò più tempo!

Grattugiate le zucchine con una grattugia a fori larghi (e attenti alle dita, che io ce ne stavo rimettendo uno! :P) e saltatele in padella per 8-10 minuti con olio extravergine, una piccola noce di burro e un po' di cipolla tritata. Insaporite con sale e pepe e abbondante noce moscata (rigorosamente grattugiata al momento, come il pepe) e aggiungete il latte, la robiola e la crescenza tagliate a pezzettoni. Mescolate fin quando il latte non sarà assorbito ed i formaggi sciolti, formando una bella crema morbida.
Appena sarà pronta la pasta, saltatela velocemente nella padella con il sughetto e servitela subito, mettendo sopra ogni piatto un po' di prosciutto cotto sminuzzato.

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Muffins al triplo cioccolato di Tulip

Dopo il mio fiasco non ho potuto resistere a lungo, dovevo assolutamente riscattarmi e, inoltre, avevo una voglia pazzesca di muffins; così ieri sera ne ho provati degli altri....sono stati un successo!!! Ho deciso di tornare all'uso (smodato!) del cioccolato, perchè mi sa che ho un feeling particolare con questo alimento: quando uso il cioccolato mi viene sempre tutto benissimo! E questa volta ho voluto proprio esagerare.... :D La ricetta è tratta da uno dei food blog che ho scoperto di recente, quello della fantastica Tulip.

Muffin3Cioc


Ingredienti:

140 g farina
120 g zucchero
7 g lievito per dolci (mezza bustina, circa 2 cucchiaini e mezzo)
60 g di cioccolato bianco spezzettato*
30 g di cioccolato fondente extra spezzettato*
40 g cacao in polvere
1 bustina di vanillina
una punta di cucchiaino di bicarbonato
100 g latte
2 uova
45 g burro fuso
45 g di yogurt bianco naturale (NON dolce, va bene anche quello magro)

*Secondo me, il cioccolato bianco è troppo poco, non ci sono abbastanza "pois" bianchi nei muffins, quindi potete mettere solo il cioccolato bianco, eliminando il fondente, o modificarne le proporzioni. Peraltro, data la quantità di cacao che c'è, vengono già belli scuri, quindi i pezzetti di fondente si sentono poco. Insomma, si possono trasformare in muffins ai due cioccolati, di sicuro il risultato sarà ottimo!

Preparazione (dose per 10-12 muffins):

Accendete il forno a 180 °. Imburrate e infarinate gli stampini o metteteci dentro i pirottini di carta.


Mettete in una ciotola tutti gl ingredienti "asciutti" (farina, zucchero, lievito, cacao, vanillina, bicarbonato, ma non il cioccolato spezzettato - N.B. farina, cacao e lievito devono essere prima setacciati per evitare la formazione di grumi), e in un altra quelli "liquidi" (burro fuso, latte, yogurt e poi le uova, uno alla volta, mescolando brevemente prima di aggiungere il successivo). In entrambe le ciotole amalgamate molto bene tra loro gli ingredienti, mescolando con un cucchiaio di legno (per i liquidi si può anche usare un frullatore). Quindi, unite i secchi, a cucchiaiate abbondanti, ai liquidi e mescolate il tutto. In ultimo aggiungete il cioccolato spezzettato, mescolando delicatamente per evitare che si depositi tutto al fondo.

Infornate per 20 minuti circa (verificate la cottura con il solito stecchino, che deve uscire asciutto) e nel frattempo godetevi il profumo del cioccolato che pervade la cucina!

APPUNTI DI "MUFFINOLOGIA" APPLICATA:

Un approccio scientifico mi impone di fare alcune precisazioni sul metodo di preparazione. In primo luogo, la divisione tra ingredienti secchi e liquidi è tipica della preparazione dei muffins, ma non si usa per gli altri tipi di dolci lievitati. Inoltre, io ho sempre preparato i muffins lavorando bene l'imasto e facendo spesso uso di un frullatore per montare i liquidi. Ma quasi tutte le ricette di muffins che ho letto, compresa questa, propongono un metodo assai diverso. In particolare, suggeriscono di non usare frullatori, di versare i liquidi sui secchi tutti in una volta e di mescolare pochissimo, facendo appena assorbire le "polveri" ma lasciando il composto "grumosissimo"!! Un libro che ho letto, dedicato solo ai muffins, suggerisce un massimo di 12 mescolate.

Ora, io faccio dolci da un po' e devo dire che non ho avuto il coraggio di seguire questo procedimento. Questa volta, mi ero fermata al punto suggerito, ma guardando quell'impasto non riuscivo a credere che i muffins potessero venire bene, così ho continuato a mescolare. A me i muffins vengono soffici, leggeri e spugnosi, quindi mi sa che anche la mia tecnica funziona, tuttavia sarei curiosa di sapere perchè non dovrebbero essere mescolati! Nessuna di queste ricette fornisce alcuna spiegazione in merito....perciò, se qualcuno lo sa, o ha mai provato a farli così, me lo faccia sapere!

Dal canto mio, ho deciso che prima o poi ci proverò, ma con qualche dose piccola, sperimentale, senza rischiare di sprecare tanto meraviglioso cioccolato!

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mercoledì 5 settembre 2007

Spada alla pantesca con patate gratinate al limone

Presa dall'entusiasmo per la mia nuova "missione" anche ieri sera mi sono dedicata alla preparazione di un nuovo piatto da postare.

Questa volta però, a seguito del grido terrorizzato di "UN'ALTRO??" con cui mio marito ha accolto la mia idea di preparare un nuovo dolce, ho scelto un piatto più leggero e davvero molto semplice da preparare (ma NON da fotografare...davvero, se dovessi scattare io le foto, il blog sarebbe senza immagini!...non sapete che fatica...!).

Come al solito ho apportato variazioni alla ricetta originale, una per mancanza di un ingrediente (le olive), l'altra per questioni di leggerezza (sostituendo il burro con l'olio e.v.o. -extravergine di oliva).

spada pantesca copia


Ingredienti (per 2 persone):

2 fette di pesce spada (circa 200 gr. l'una)
pomodorini (io ne ho messi una dozzina...)
capperi
olive bianche*
uno spicchio d'aglio
olio e.v.o.
vino bianco per sfumare
prezzemolo e basilico tritati**
sale e pepe
500 gr. (circa) di patate
rosmarino e alloro freschi (o altre erbe aromatiche)
un limone (o lime)
*io le olive non le avevo, è buono anche senza, ma nella ricetta originale ci sono e si abbinano molto bene agli altri ingredienti.
** nella mia foto non si vedono perchè...li ho dimenticati!

Preparazione:

Preparate con un certo anticipo l'olio aromatizzato per spennellare le patate (la ricetta prevedeva di usare il burro fuso), mescolando l'olio, la scorza del limone (o lime) e il succo, e le erbe aromatiche tritate.

Sbucciate le patate e tagliatele a fette spesse circa un centimetro. Lessatele in acqua bollente salata per circa 7 minuti, finchè non diventano piuttosto tenere, ma non troppo; non devono rompersi. Scolatele con un mestolo forato ed asciugatele delicatamente con carta assorbente. Sistematele, senza sovrapporle, su una teglia rivestita con carta da forno, spennellatele con l'olio, regolate di sale e di pepe e mettete a gratinare in forno o grill. Appena saranno dorate giratele dall'altra parte, aiutandovi con una paletta o spatola per non romperle, e spennellatele con l'olio, quindi rimettetele a gratinare.

Nel frattempo preparate i capperi (io li dissalo sciacquandoli velocemente), il prezzemolo e basilico tritati, le olive snocciolate e tagliate a pezzetti e i pomodorini tagliati in quattro.

Mettete l'olio (diciamo un paio di cucchiai) in una padella con lo spicchio d'aglio, soffriggete il pesce spada, un paio di minuti per parte (il tempo dipende dallo spessore delle fette, cmq non deve essere completamente cotto), sfumate velocemente con il vino bianco (non molto) e quindi mettetelo su un piatto. Nella padella mettete tutti gli altri ingredienti (pomodorini, olive, capperi ecc.), tenendo da parte un po' di prezzemolo; lasciate cuocere per 2 o 3 minuti, finchè il sughetto dei pomodori si restringe leggermente, quindi rimettete il pesce spada e fate insaporire bene, completandone la cottura.

Servite ben caldo, cospargendo con un pizzico di prezzemolo tritato ed accompagnandolo con le patate.

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martedì 4 settembre 2007

Cake Marmorizzato

La ricetta di oggi è tratta dalla mia "bibbia", ovvero "Il libro d'oro del cioccolato", della Mondadori, con qualche mia piccola modifica.


Ingredienti:

200 gr. di farina bianca 00
mezzo cucchaino di levito
150 gr. di cioccolato fondente (meglio se al 70% o più di cacao)
180 gr. di burro*
190 gr. di zucchero
4 uova
1,5 dl di latte
un pizzico di sale
*secondo me di burro sono sufficienti anche 150 gr., per alleggerire un po' il dolce (che non si può dire dietetico!); oppure si può tentare con la margarina.

Preparazione

Preriscaldate il forno a 180°. Foderate con carta da forno, oppure imburrate e infarinate, uno stampo da plum-cake (30x10 cm circa). Mescolare la farina, il lievito e un pizzico di sale. Fate fondere a bagnomaria il cioccolato tritato. Lavorate il burro con un frullatore elettrico a bassa velocità per 2 minuti, quindi unire lo zucchero e alzare la velocità. Lavorate fino a quando il composto diventa chiaro e cremoso. Unite le uova, uno alla volta, continuando a lavorare con il frullatore. Unite la farina precedentemente preparata, facendola cadere da un setaccio e lavorando con un cucchiaio di legno o con il frullatore e bassa velocità, e alternate la farina con il latte. Versate metà del composto ottenuto nel cioccolato fuso e mescolate bene.

Versate gli impasti nella teglia a cucchiaiate, alternandoli, livellate la superficie e, infine, infilate un coltello nell'impasto facendo un movimento a spirale per ottenere l'effetto marmorizzato. Fate cuocere per 40-50 minuti, o finchè infilando uno stecchino nel dolce uscirà asciutto (N.B. è importante evitare di aprire il forno nei primi 30 minuti di cottura per non disturbare la lievitazione).

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lunedì 3 settembre 2007

Food-blogger!!!!

Ho deciso, voglio diventare una foodblogger! L'unico problema sarà scoprire se sono all'altezza...

Ma andiamo con ordine: pochi giorni fa, curiosando su internet, mi sono imbattuta in un FANTASTICO blog (di una certa Bian, palermitana trentunenne) che parlava soltanto di cibo e di cucina; da lì, attraverso i link che conteneva, ne ho scoperto decine di altri, uno più bello dell'altro.

...è stato amore al primo click!! Ho subito pensato di voler divenare anch'io una foodblogger.

Poi, osservando con maggiore attenzione gli innumerevoli "foodblog" (si dirà così? è tutto così nuovo per me...devo documentarmi meglio!) che ho trovato, ho scoperto le seguenti caratteristiche-tipo di un foodblogger:

1) Cucinare divinamente (in molti casi anche a livello professionale o simil-tale);

2) Avere un'ispirazione inesauribile;

3) Presentare i piatti come nel miglior ristorante a 5 stelle o nei numeri di "La Cucina Italiana";

4) Fare foto eccezionali delle proprie sublimi nonché esteticamente impeccabili preparazioni;

5) Preparare e presentare quasi quotidianamente ricette il cui tempo medio di preparazione per un comune mortale si aggira sulle 2-3 ore.

A questo punto ho avuto un momento di scoramento: io non rispondo a nessuna di queste caratteristiche!!

Poi però ho deciso di buttarmi (non sarà mica permesso solo agli Chef di avere un foodblog!) e di sfruttare il blog come stimolo per migliorare le mie capacità culinarie e fotografiche.

Per queste ultime peraltro, posso contare sui suggerimenti e sulle doti artistiche di Kersal, che fungerà, altresì, da cavia per testare la bontà dei miei esperimenti. Spero di non pentirmi di aver scelto un così severo giudice! Magari in futuro trovo altri volontari...

Per il resto...sappiate che il blog crescerà lentamente, dato che dubito che i miei futuri esperimenti culinari saranno sempre meritevoli di essere immortalati!

Riuscirò a diventare una vera foodblogger? Ai lettori l'ardua sentenza...

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